1. LA VILLA – Episodio 2


    Data: 17/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Lesbo Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    ... finestre… ti abituerai ad essere guardata.” Che dovevo dire? La vergogna era travolgente, ma la fica mi colava. Lo odiavo con la parte conscia e civile della mente e lo adoravo con il mio lato animale di esibizionista.
    
    Ci recammo sul dietro del giardino, dove quattro gabbie metalliche ospitavano tre grossi cani … e una ragazza nuda! Mio Dio, ma quello era troppo! “Questo no… no… io non lo farò.” Lucià parlò tranquillamente “Non preoccuparti. Lei è la cagna di cui ti parlavamo. Quando è a quattro zampe si chiama Stella, quando si alza su due – e lo fa di rado – si chiama Lisa” Ero ancora inorridita. “Ma non potete tenerla così contro la sua volontà!” Risero entrambe. “Contro la sua volontà? Questa cagna ha messo un annuncio su un giornale per trovare qualcuno che la facesse vivere in un canile, era il suo sogno, il suo obbiettivo di vita, il suo modo di realizzarsi!” Non ci potevo credere. Guardai quella biondina con i codini simili ad una bambina, magra, con gli occhi scurissimi, bellissima, con il seno piccolo trafitto da due enormi anelli metallici che dondolavano quando si muoveva, con il sesso con altri due piercing ancora più enormi, e non resistetti. La guardai e le parlai direttamente: “Ma è vero? Tu vuoi stare qui? Vuoi essere un cane?” Lei si limitò ad abbaiare, tirare fuori la lingua facendo l’espressione di un cane contento, e poi scuotere la testa come fanno i cani ogni tanto. I ...
    ... codini fecero esattamente l’effetto che fanno le orecchie dei cani, e l’immagine era davvero strana. Le mani della cagna, sottili e potenzialmente molto belle erano tutte piene di calli, e le ginocchia scorticate al punto da trafilare sangue in qualche punto. Vidi che aveva un grosso plug con la coda, ma il suo aveva una coda da cane, pelosa ed evidentemente fatto su misura, dato che era dello stesso esatto colore dei capelli biondi, sporchi ma belli. Si agitava come un cane che aspetta la pappa. Misi il vassoio dentro appena Lucia aprì la gabbia, e lei ci si gettò avidamente. Mangiava senza toccare il cibo con le mani, ma divorandolo direttamente con la faccia nella ciotola. Era strano da vedere per me, ma era evidente che lei stava veramente li di sua volontà. Mi ripromisi di chiedere al Padrone se potevaa raccontarmi la sua storia. E soprattutto, che ruolo aveva alla villa, visto che cominciavo ad intuire che tutti avessero un ruolo lavorativo ma anche un ruolo nei compiti sessualil da schiava.
    
    Dare da mangiare agli altri tre cani, Zagor, Milo e Yuky secondo i cartellini sulle gabbie, fu affare molto più rapido e sicuramente non sconvolgente. Stella invece lo era stata, e di sicuro.
    
    Ci accingemmo a tornare alla villa, e rientrare per preparare tutto per la sera, che come mi era stato ripetuto diverse volte sarebbe stato il momento clou della giornata e la mia vera iniziazione da schiava. 
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