1. LA VILLA – Episodio 2


    Data: 17/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Lesbo Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    Rimasi un attimo perplessa. “lei” mi avrebbe controllato “la misura”? La mia faccia probabilmente era espressiva come se avessi pronunciato la domanda a parole. “Io qui sono la mano destra del Barone” – e già ebbi il primo sobbalzo, e non doveva neanche rimanere l’unico. Il tipo da un semplice nome su un contratto diventava un nobile, con i soldi per di più – “Sono sua moglie da 5 anni, ovvero da quando ne avevo 18, ed in questa cosa lo aiuto e sostituisco in tutto.” Nel dirlo mi mostrò una fede d’oro con incastonato un grosso diamante “Dovrai ubbidire prima di tutto a Lui, ma in Sua assenza io ne faccio le veci. Adesso spogliati e mettiti in ginocchio sul letto, e lasciami fare quel che devo”. Non stava andando come pensavo, ma per adesso potevo anche stare al gioco, tanto mi aveva già vista nuda dalla vita in giù. Mi vergognavo, ma mi tolsi la gonna (gli slip non c’erano) e tutto il resto. Mi misi in ginocchio, e le lasciai agio di guardare il mio buco del culo. Ad un tratto un rumore come una lieve pernacchia mi fece alzare le antenne. Cosa era? Non ebbi il tempo di darmi una risposta, due dita lubrificate con del gel mi si piantarono nello sfintere.
    
    Lucia – le dita non erano certo mie, e nella stanza eravamo solo lei ed io – mi frugava nel culo in modo meccanico, eppure l’umiliazione della posizione, del fatto di stare subendo questo da una donna nuda e la stimolazione del mio ano presero il sopravvento, e la mia vagina reagì in modo immediato, bagnandosi di umori. ...
    ... “Non sei strettissima ma neppure larghissima” disse la moglie del barone “Hai fatto sesso anale, o almeno ti sei masturbata usando anche il tuo sfintere oltre che la tua vagina.” Io rabbrividivo, mi piaceva ed anche parecchio. Il fatto che non lo facesse ne per darmi piacere ne per prenderlo, ma come se stesse esaminando un cavallo per capire se poteva esserre vincente alle corse mi eccitava. Mi faceva sentire un nulla, ma lo adoravo. Risposi, anche se la sua non era una domanda “Si, periodicamente mi sodomizzo da sola, per godere in modo diverso”. Lucia concluse il suo esame ed estrasse le dita. Peccato, avrei voluto che continuasse, e non mi consideravo neanche bisessuale.
    
    La cosa mi lasciava una sensazione peccaminosa che stavo godendomi. Ma mentre mi rammaricavo dell’uscita delle sue dita sentii un grosso corpo estraneo entrare. Era il plug con la coda equina dietro. “Proviamo con la seconda misura, se è sufficiente ti lascio questo. Ma sappi che ci sono punizioni anche severe se le ragazze espellono involontariamente il plug, e se lo fanno davanti agli ospiti ti assicuro che è la cosa peggiore”. Il plug anale manovrato dalle mani esperte della giovane moretta finì di penetrare il mio sfintere, venendo risucchiato fino al disco che aveva sul fondo. Mi sentivo il buco dilatato ed aperto, e l’ampolla piena come non ero mai riuscita a fare con qualcosa a forma fallica. Era una sensazione strana, degradante e piacevolissima. “Credo che questo vada bene… credo” le dissi. Lei ...
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