LA VILLA – Episodio 2
Data: 17/01/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu
... rispose che dovevo cercare di espellerlo, come se volessi andare di corpo. Feci pressione, e sentii il tappo anale muoversi, uscire un po’ e tornare indietro.
“Mmmm” fece perplessa Lucia. “lo hai quasi espulso. Quanto hai pigiato forte?” Risposi che non avevo pigiato con tutte le mie forze, ma ritenevo di riuscire a tenerlo dentro. Per tutta risposta lo sentii estrarre senza cura, causandomi dolore. “No, non va bene. Ti provo la terza.” Implorai di no, ma mentre dicevo quelle poche parole la ragazza aveva già lubrificato il plug più grande e me lo aveva guidato all’interno del culo, rimasto dilatato dalla misura intermedia. Ero senza fiato, era stato enorme ad entrare, ed ora che era tutto dentro sentivo il mio corpo pienissimo. Lucia approvò quella misura con un forte sculaccione che non mi aspettavo, ma malgrado mi avesse causato una contrazione involontaria per il dolore il culo rimase pieno e sigillato. “Finisci di metterti l’uniforme, è nel cassetto del comodino, poi vieni nel salone, dobbiamo andare a far mangiare i cani.” Detto questo mi lasciò.
Nel cassetto c’erano giarriettiere, polsini e collare. Indossai tutto e sentendomi troia come mai ero stata in vita mia, ed eccitata come mai avrei pensato di poter essere mi diressi verso il salone che mi era strato mostrato andando in camera. La casa era enorme, ma orientarsi non era difficile. Ci trovai Lucia ed una ragazza decisamente sovrappeso, che mi fu presentata come Francesca. Andammo nella cucina, sul tavolo ...
... c’era un vassoio con una ciotola con dei Fagioli, un bel trancio di tonno ed alcune fette di pomodoro ed una di acqua fresca. “Mangiano bene i cani del padrone!” esclamai. Mi rispose Francesca, che scoprii fare le funzioni di cuoca più che di cameriera. “Questo è per la cagna. I cani hanno il secco oggi”. Non capivo, ma non era molto importante. Mi dissero di prendere il vassoio e lo feci, mentre la cuoca si chinava con le grosse mammelle ballonzolanti a prendere un pesante sacco di crocchette. Nel farlo si girò in modo da mostrare proprio tutto di se ai miei occhi. Il suo sesso era rasato come quello di Lucia, e nel chinarsi mi parve di notare che fosse anche ben gonfio di sangue. Probabilmente era eccitata come ero io da tutta la situazione, Era giovane, ma aveva più ciccia addosso di me. Meno male, non sarei stata “la cicciona” per una volta. Mi guardai in giro, pensando di vedere delle vestaglie, degli accappatoi o qualcosa per coprirsi. “Ma… usciamo in giardino nude? Con la coda?” Francesca rise, e Lucia mi guardò con severità. “Cosa credevi, che la nudità fosse un qualcosa riservato ad alcuni momenti ed altri no? Qui ci si veste solo se bisogna andare in città. Poi in qualsiasi punto della villa o del giardino si va nude. Per uscire si fa il giro lungo il muro, che ci consente di arrivare di fianco al cancello spogliate, e ci si veste solo prima di uscire. Sarai nuda quando il Barone è solo, quando ha ospiti, quando arriva un corriere e prendi la consegna, quando lavi le ...