1. Contrazioni muscolari impulsive


    Data: 16/01/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ricoprivano, lasciando il sottostante liscio e vellutato. Digradai in seguito insaponandogli il cazzo, trascurando le sue lagnanze passai la lama anche sotto lo scroto costringendolo, sotto l’intimidazione del depilatore, ad allargare le cosce per protendersi in avanti in maniera tale da consentirmi di rasargli pure l’ano. Lui, al presente, nudo, attaccabile e incustodito espresse un lamento di liberazione frammisto al piacere, quando cominciai a passare la lingua sui segni del rasoio, in cerca del suo sapore segreto, intanto che m’implorava di non smettere.
    
    Io avevo udito una supplica, in tal modo appallottolando le mie mutandine usate gli afferrai la mascella costringendolo ad aprire la bocca:
    
    ‘Adesso tira fuori la lingua’ – gli ordinai con fermezza. Con lentezza strascicai il tessuto intriso dei miei fluidi sulla ruvida superficie della sua lingua, dopo introdussi le mutandine in profondità, impedendogli in tal modo di disturbarmi ulteriormente:
    
    ‘In questo modo starai zitto, questa invece per evitare che ti spaventi’ – allungando una mano verso il cuscino scuoiandolo della federa e calandogliela sulla faccia, annodandola in ultimo intimamente sulla nuca.
    
    In quel frangente avvertii un lieve mugolio di protesta, mentre io proclamavo:
    
    ‘Non &egrave niente di grave, su rilassati’ – agguantai il rasoio e utilizzando il dorso accarezzai la lunghezza del collo, scendendo sul petto e proseguendo verso i fianchi slanciati e tracciati.
    
    Incurvandosi sulla sedia dal ...
    ... vigore dei brividi, lui sussultò frignando di sofferenza quando lo forai intenzionalmente a un capezzolo. In quel momento, assaporando l’esclusiva essenza del suo sangue, che si legava scivolando sulla mia lingua in rigagnoli mescolati ad aromi di paura e di sudore, accarezzai la sua erezione compatta e vibrante, mentre con la mano libera abbrancai il fallo di lattice abbandonato ai piedi del letto la sera prima. Inumidendo con dei rapidi colpi di lingua il suo punto proibito, proseguii ad accarezzare con la mano insalivata proseguendo l’alienato corsa dall’ano al frenulo, in un continuo crescendo di disappunto, di malvagità e d’accantonato desiderio inespresso. Accogliendo fra le mie labbra il glande rigonfio, spinsi la punta del fallo in profondità, apatica e disinteressata delle proteste e dei suoi piedi incontrollati, sennonché lui iniziò a scalciare, frattanto io mi scostai e in maniera adirata gli contestai:
    
    ‘Ascoltami attentamente, cerchiamo d’accordarci e d’intenderci. Mi lasci concludere quello che voglio io, altrimenti ti do un morso che te lo stacco, scegli tu’.
    
    ‘Basta Lara, slegami, ora smettila’.
    
    Lui voleva essere liberato, lui maniaco e ossesso, fanatico, invasato e pietoso essere regolare che anelando sesso e agognando fantasie, precipitato nell’abisso di se stesso e delle proprie recondite voglie perverse, traviate e viziose, attualmente si dibatteva nel disperato tentativo di mantenere il controllo della propria vita, direi della propria identità, ...