Contrazioni muscolari impulsive
Data: 16/01/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
In quella mattinata m’alzai indolentemente dal letto dove sino a poco tempo prima, tra grinze sfasciate di membra e di lenzuola, avevo coltivato facendo dondolare immagini di vagheggi scoloriti, d’impronte fioche e di marchi tenui, in verità qualcosa che m’aveva deliziato molto, ciò nonostante di cui non rammentavo ormai pressoché niente, poiché venature confuse, sensazioni generiche e vissuti sfocati, così come le macchie del trucco lasciate durante il mio sonnellino smanioso e turbato sul capezzale con lentezza sfumavano del tutto.
Lui si era già alzato e lo vedevo, così allontanai i tendaggi inondando la camera d’un demotivato e tedioso bagliore mattutino. Sdrucciolando sul tassellato m’avvicinai alla porta del bagno, fischiettando sotto la cappa brumosa dello spruzzo bollente dell’acqua, mentre il mio gingillo cercava di disincagliarsi della spossatezza per quella notte passata sveglia. A ben vedere, il suo corpo, in modo ingannevole appariva a tratti indefinibile e opalescente, conseguenza anch’essa d’un miraggio del quale non mi ero ancora pienamente risvegliata. Aprendo il rubinetto dello spruzzatore della doccia scostai le spalline della blusa da notte che scivolò per terra, così inconsistente e carezzevole come il sorriso che gl’illuminò la faccia, mentre guardandomi entrare si scostò di lato per farmi posto. Un bacio mi colse sulle labbra socchiuse, mescolando gli odori del gusto con la briosa fragranza del sapone liquido, che scivolò oltre il suo naso ...
... pizzicandomi lo spuntone della lingua stesa in cerca della sua. Io appoggiai la guancia nel suo palmo grondante, nel mentre lui mi domandò:
‘Lara, hai dormito almeno un poco?’ – m’interrogò fissandomi negli occhi in modo riflessivo.
Io mi sgranchii gustando la carezza fasciante dell’acqua lungo il mio corpo scottante e bagnato di sudore:
‘Ti dirò che ho fatto un sogno’ – attirandomelo verso me stessa penetrando con la punta della lingua fa le sue labbra bagnate, scorrendo con le unghie il suo corpo in cerca dei capezzoli intumiditi dai tremolii.
‘Quale tipo di sogno?’ – mi sollecitò lui.
La sua mano scivolò lungo i miei fianchi fermandosi suppergiù all’attaccatura delle natiche che iniziò ad accarezzare con un dito. Dopo afferrandomi il polso guidò la mia mano verso l’abituale erezione mattutina, sgusciando oltre accarezzai lo scroto con la punta delle unghie, fintanto che uscendo dal piatto della doccia lo guidai spoglio e gocciolante verso il letto, poi cambiai idea, giacché scelsi per la sedia collocata nell’angolo della finestra:
‘Siediti là’ – gli ordinai in modo perentorio, ignorando il suo sguardo curioso, dubbio e sospeso, intanto che raccattai i collant dal pavimento.
‘Dovrò legarti, appoggia le mani bene dietro la schiena’ – nello stesso tempo adocchiai un nitido scompiglio e un evidente turbamento nel suo sguardo.
Da un punto di vista percepivo che era questo che desiderava, in quanto lo aveva sovente bramato, abbaglio totale e delirio completo d’un ...