Estasi immensa
Data: 14/01/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... divergenzedi vario genere passarono ventiquattro mesi, senza che nulla mai cambiasse, senza novitàné mutamenti, due anni di dissapori, di grigiori e di malintesi, nei quali cominciai ad auto convincermi che l’individuo in realtà non mi filava per niente. Sguardi? Quali sguardi? Quelli che subito distoglieva appena io intercettavo? Telefonate? Quali? Forse quelle che mi faceva domandando stupidi numeri di fax, che senz’altro conosceva a memoria? Oppure quegl’inconsistentiindugiequelleinfondate lungaggini telefoniche, per spiegarmi qualche semplice concetto teorico, che io conoscevo giàampiamentea memoria? E la gelosia? In praticainfondata e per di piùinesistente.
Lui era un soggetto talmente indifferente, insensibile e viscido da non aver alcun ritegno nel confidarmi, sì caro, proprio alle tue confidenze miravo più d’ogni altra cosa che si sarebbe “scopato” buona parte delle mie colleghe, compresa tra l’altro una mia carissima amica, anzi, quella più di tutte. Un bel giro in giostra per espressaprecisazionee senza sottintesi. Vaffanculo, in tal modo lasciai stare. Abbandonai lo studio per diverso tempo usandolounicamentecomeunrimpiazzo professionale, finché una sera involontariamente ci ritrovammo allo stesso insopportabile e noiosissimo seminario, peraltro in quattro. Mentre io come accompagnatriceavevo un uomo d’età media, palese che fosse un collega, la signorina che stava al suo fianco sembrava appena uscita dalla scuola dell’obbligo, oltremodoscarna esecca come ...
... un’acciuga, il suo ideale di donnaper l’appunto,naturalmentel’esatto opposto di me. Mi ricordaidivari racconti dei suoi viaggi effettuati inOriente, sennonché sbracciandosi nella mia direzione, resosi conto che non lo degnavo della benché minima considerazione,luis’avvicinò trascinando per un braccio la biondina rinsecchitaannunciandomi:
“Ciao, chegraditasorpresa vederti qui. Come stai? Tuo padre m’aveva detto che sei stata ammalata”. Mio padre? Che falsoeche ingannevole commediante. Il mio sostenitore occulto di bugie galattiche,di menzogne d’altissimo livello, mentreio sorvolai sorridendo come una maschera funeraria,lui speditamente mi enunciò:
“Ti presento mia sorella Cristina”.
Il mio sorriso vacillò, però non cambiava nulla, perchéluiera ugualmente un porcoindolente, un infame indifferente eun ignobileinsensibile, dato cheil disdicevolee indecorosomeschino, occupòplacidamenteposto tra l’altro non invitato proprio accanto a me. Fuinfatti,durante la proiezione d’una serie di monotonee di ripetitivediapositive, che sentii la sua mano sfiorare la mia. Pensai a un contatto casuale, ma la mano si ripresentò afferrandomiaccuratamenteil mignolo con due dita.Io rimasi ferma assaporando quel contatto così lungamente auspicato senza nemmeno respirare, con il cuore martellante e un tepore ingovernabile, che si dipanava dall’interno del petto perché ero felice. La mano risalì intrecciandosi con la mia, accarezzandola delicatamente e trasmettendomi un calore mai provato prima. ...