L'angelo di Ferragosto
Data: 11/01/2024,
Categorie:
Maturo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... di meglio ma non finisce qui.
Tornata da Torino, stanca, distrutta, al paese trovai lui nero e lei disperata.
La ragazza mi raccontò che un giovane l’aveva messa incinta e adesso non poteva dirlo a casa, altrimenti il padre l’avrebbe uccisa.
Ne parlai con mio marito ma lui, che in quel periodo la detestava, disse che era solo una “zoccola”, niente a che vedere con una“santa” donna come me.
E così, “la santa”, che era una donna adulta ma abbastanza ingenua, ebbe pena della ragazza.
Mi feci carico del suo guaio ben conoscendo la mentalità retrograda di quei piccoli centri di montagna. Alla fine, grazie alle mie amicizie e sacrificandomi personalmente (ed economicamente) riuscimmo a farla abortire pur di non negarle un futuro, altrimenti la giovane sarebbe stata segnata a vita.
Pochi giorni dopo il fattaccio, mi accorsi che tutti erano ritornati felici e contenti, compreso mio marito, che aveva per me mille attenzioni.
Qualche mese più tardi gli comunicai che Teresa, la ragazza, a casa non serviva più: che fare?
Lui prese la palla al balzo e disse:
- Sai che possiamo fare? Adesso che con i miei soci abbiamo aperto lo studio più grande, la posso far assumere da noi, tanto lei il diploma se l’è già preso! –
Soluzione perfetta pensai: ormai avevo preso a cuore la situazione della “povera pastorella indifesa”.
Dopo un anno però, il mondo mi crollò addosso!
Amedeo, il nostro amico gay, litigò di brutto con mio marito e per togliersi la pietra ...
... dalla scarpa, mi fece una telefonata di fuoco.
- Guarda io non avevo avuto il coraggio di dirtelo – affermò – perché tu sei una brava donna e non volevo farti più male di quanto già ne hai ricevuto, ma ti avverto: guardati intorno perché, come diciamo noi, ti hanno messo in mezzo!
Ricordati solo questo, tuo marito è un vero porco! –
Come un velo di nebbia che si dirada, dinanzi a me la verità venne a galla. Feci un po’ d’indagini discrete e scoprii, un po’ alla volta, il nido di vespe su cui ero stata seduta, senza accorgermi di nulla.
Morale della favola: mio marito aveva sedotto la ragazza, nonostante avesse venticinque anni di più; quando avevo seguito mio padre a Torino, se l’erano spassata talmente che l’aveva messa incinta e, dulcis in fundo, io stessa, ignara di tutto, l’avevo aiutata per liberarsi del bambino: cosa che mi ripugnava, dal punto di vista morale e religioso.
Adesso che lei lavorava al suo studio, erano veri e propri amanti e se la godevano come due piccioncini.
Chissà quante grasse risate si erano fatti alle mie spalle. Che stupida ero stata.
Piantai un enorme casino, li minacciai di brutto e la storia finì.
Passai poi un lungo, brutto, periodo chiusa in casa a piangere e a soffrire, ripensando a ciò che avevo vissuto.
I rapporti con mio marito erano sempre tesi e abbiamo dormito divisi per anni.
Anche lui prese una brutta botta. Finita la storia malefica con quella ragazza, che lo aveva fatto sentire un “giovanotto” e che, tra ...