L'angelo di Ferragosto
Data: 11/01/2024,
Categorie:
Maturo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... chiesi se potevo chiamarla zia.
Lei finse di pensarci su un momento e poi acconsentì allegra:
- Certo, zia sì ma non nonna! Non come quella maleducata di Monica che si ostina a pensare che sono una vecchia! – ridemmo insieme pensando a Monica, anche lei impegnata, da qualche parte nel mondo, a tentare di costruirsi un futuro decente.
Due cose mi sono rimaste impresse della signora Stefania: la sua cucina eccellente e il racconto che mi fece una sera, sorprendendomi talmente che, ancora adesso, mi riesce difficile immaginare come, la vecchia nonnina, si fosse potuta “dar da fare” in maniera talmente spregiudicata, da meritarsi l’appellativo di “angelo del Ferragosto”.
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Ora ti racconto un fatto che ormai appartiene al mio “passato remoto”, un po’ per il piacere di farlo, perchè voi giovani credete sempre che tutto il mondo lo avete inventato voi! Non è così, figlia mia, come dice la Bibbia: non c’è nulla di nuovo sotto il sole. E voglio parlartene anche per una forma di piccola vendetta personale nei confronti di mio marito che, ormai, è all’altro mondo a sbrigarsela da solo.
Non l’ho mai raccontato e ora, con te ne ho l’occasione... raccontare è importante, perchè, altrimenti, qualsiasi cosa è come se non fosse mai successa.
Mio marito era un affermato professionista calabrese; un bell’uomo di buona famiglia e, a modo suo, bravo padre e (secondo la mentalità disgustosa e antiquata che ci circondava) anche buon marito.
Il mio “bravo” marito però non ...
... sapeva che uno dei suoi amici di gioventù era gay, a quei tempi, in un paesino della Sila, quello era un argomento taboo.
Amedeo mi era molto affezionato sin da ragazzo. Mi confidava tutto e mi avvertiva anche quando “il maritino” stava per combinare qualche marachella.
Grazie alle sue soffiate, all’inizio del matrimonio, riuscii a beccarlo mentre si stava organizzando qualche avventura con la puttanella di turno.
In linea di massima lo perdonavo, anche perchè in Sila fare i separati in casa a vent’anni, per una donna... è dura.
Per il turismo è sempre stata una zona meravigliosa: Camigliatello, Spezzano, San Giovanni in Fiore ma nei lunghi inverni, soprattutto allora che andare sulla neve era per pochi, c’era solo solitudine e silenzio.
Poi, dopo un periodo di quiete, me l’ha fatta veramente sporca e da allora siamo stati in sostanza divisi, per quasi dieci anni.
Praticamente mi ero scordata persino come si fa, all’amore.
Si ragazza mia, anche io sono stata bella, desiderata e... e tutto il resto.
Comunque, il mio congiunto (approfittando del fatto che ero impegnata e addolorata per un male di mio padre, culminato con una difficile operazione) si scopava la babysitter, una ragazzotta di paese, appena maggiorenne.
Difficile immaginarla come donna, con le sue calze pesanti e i guanciotti arrossati dalla vita naturale; difficile immaginarla interessante, per un uomo come lui. Un professionista affermato che, volendo, avrebbe potuto permettersi veramente ...