L'angelo di Ferragosto
Data: 11/01/2024,
Categorie:
Maturo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... l’altro, gli aveva spillato un sacco di quattrini, si era ritrovato, solo e malvisto.
Il paese è piccolo, la gente parla e la sua tresca era diventata di dominio pubblico.
Avevo undici anni meno di lui e, nonostante tutto, ero una donna molto apprezzata.
Avevo un corpo e ben proporzionato. La vita sana e l’aria buona mi avevano donato un fisico tonico e formoso.
Le gravidanze mi avevano riempito e fatta più donna: vestivo in maniera classica, mai volgare, e portavo sempre la gonna. Allora che le ragazze andavano in giro in Jeans sformati e di pessimo gusto, le mie gambe nervose, trattenute dalle calze di seta nere, e le scarpe eleganti attraevano gli sguardi vogliosi, persino quelli dei più giovani.
Poi, un bel giorno, arrivò la telefonata che mi cambiò la vita.
Era padre Fulvio, un prete che si occupava di volontariato nel mondo dei disabili, lo avevo conosciuto a Torino, nell’ospedale. Era tutto contento perché mi doveva fare una bella sorpresa: padre Fulvio era in Calabria, a Siderno Marina.
C’ero stata un paio di volte, c’era un mare stupendo e un panorama mozzafiato.
L’associazione di padre Fulvio organizzava ogni anno delle settimane di colonia, per i giovani con difficoltà.
Mi pregò di scuotermi dal mio torpore e di andarlo a trovare per passare una giornata diversa. Volli spezzare la catena e uscire finalmente dalle mie quattro mura, così pochi giorni dopo, accompagnata da una mia amica, raggiunsi Siderno e passammo veramente una bella ...
... giornata.
Nel salutarci, il prete mi fece una proposta: perché non rendermi utile agli altri facendo del volontariato?
Insomma, mi chiese di occuparmi per le due settimane successive, aiutando i ragazzi del prossimo turno.
2
Non risposi subito di sì, nonostante tutto sono sempre una donna all’antica e volevo parlarne con mio marito.
Lui si mostrò entusiasta, non sopportava più tanta tensione e sperava che, rompendo la routine, qualcosa sarebbe cambiato anche tra noi due.
Così, nel mese di Agosto, partii con il mio borsone, come una studentessa alle prime armi. Portai perfino il costume da bagno... era tanto che non andavo al mare, chissà magari trovavo anche il tempo per fare un tuffo.
Avevo avuto anche un maschietto, così mi feci coraggio e non ebbi nessuna remora a trattare con quei giovani, purtroppo disagiati a causa di varie patologie.
Da loro imparai che l’allegria e la gioia di vivere si può trovare anche con poco, imparai ad apprezzare le piccole cose, che sono sempre le più belle.
Di giorno li aiutavo insieme alle altre “sorelle”, ci chiamavano così, come fossimo monache.
Collaboravo anche a lavarli, li accompagnavo a fare i bisogni, controllavo che tutto fosse in efficienza per non procurare loro ulteriore disagio.
Di sera poi, dopo cena, si parlava a lungo, specialmente con i più grandi e capii che la cosa che più gli mancava, era il sesso.
Scoprii che molti si eccitavano continuamente e si arrangiavano come potevano.
Ce n’era uno, ...