Stella e il suo professore universitario
Data: 11/01/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: giorgina13, Fonte: RaccontiMilu
... mormorava di piacere. Ma sentiva di volere di più.
Perciò, iniziò a sbottonare la camicia di TC e ad accarezzargli petto e schiena, a volte salendo verso il collo. Non distoglieva mai gli occhi dal suo sguardo; era brava a catturare l’attenzione degli uomini coi suoi occhi. Gli sfilò la camicia ed iniziò a baciarlo. Partì dalla bocca. Era brava a baciare, e pian piano si diresse lungo il petto con le labbra. Arrivò presto in basso.
Scese allora dalle sue gambe, ma lui la afferrò e iniziò a sfilarle la gonna. TC era sempre più eccitato nel vederla soltanto in autoreggenti e mutandine di pizzo, ma prima che potesse fare altro, lei si inginocchiò e, guardandolo maliziosamente, iniziò a slacciargli i pantaloni. Voleva liberare il suo povero cazzo, ormai sempre più duro e compresso, e gli sfilò pantaloni e mutande. Senza mai distogliere quello sguardo spinto dai suoi occhi, prese il suo cazzo in mano e iniziò a leccarlo sulla punta mentre con l’altra mano lo segava. Il respiro di TC si fece sempre più affannoso. Prima di prenderlo tutto in bocca, lei scese più in basso con la lingua. Voleva ricambiare il piacere che le aveva fatto provare prima giocherellando coi suoi capezzoli. Iniziò a leccare alla base del suo membro, assicurandosi di non tralasciare nessun punto, muovendosi a tratti verso il glande, del quale nel frattempo si occupavano le sue mani, a tratti ancora più in basso, verso le sue palle. TC aveva socchiuso gli occhi, godeva di ogni sensazione che la lingua ...
... di Stella gli regalava e fremeva in attesa che lei prendesse tutto il suo cazzo in bocca. Stella non tardò a farlo.
Iniziò a succhiarlo per diversi minuti, alternando spesso bocca e mani, mentre lui sempre più vicino a venire, la prendeva per i capelli e le spingeva il cazzo sempre più in profondità. I suoi sospiri ormai erano sempre più affannosi. Ma TC non voleva venire subito, e nemmeno Stella voleva che finisse tutto così presto.
Lui allora la sollevò e la girò. La spinse contro l’armadietto e iniziò a baciarla lungo la schiena, mentre con le mani le sfilò lentamente le mutandine. Le lasciò scivolare a terra, ma non le tolse le autoreggenti. Gli piaceva vedere le sue natiche libere e notò con piacere che erano ben sode e dritte. Scese con più avidità di prima verso il basso con la bocca e iniziò a morderle, mentre con le mani le stringeva e le allargava. Iniziò a leccarla dentro e con la lingua a scendere sempre più giù. Stella era tutta bagnata e ormai la sua eccitazione era incontenibile. Si stese supina sulla scrivania e aprì le gambe verso il suo professore: voleva sentire la sua lingua tutta dentro la sua fica. Lui l’accontentò ben presto. La afferrò per le cosce ed iniziò a penetrarla con lingua e dita. Stella iniziò a gemere, e gli chiese sospirando di muovere le dita più velocemente, finché non venne, contraendosi tutta, ma ancora non totalmente soddisfatta.
TC allora la prese in braccio e la fece sedere su di lui. Lei si assicurò che il suo cazzo fosse ...