IL SOSPETTO
Data: 04/02/2018,
Categorie:
Voyeur
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... razionale come nel suo carattere, mi demandava tutta la sezione “libido” del nostro menage. Pure con qualche perplessità, accettò l’incontro.
Per fortuna andò benissimo e senza traumi. Ripetemmo l’esperienza occasionalmente, sempre su mia insistenza e poi, cambiammo anche persona. Ovviamente, i partner che scelsi erano giovani e anche ben dotati, pur non brillando in quanto a iniziativa. Dopo queste esperienze, il nostro legame divenne ancora più complice ed io mi gongolavo: non l’avevo persa, anzi, non l’avevo mai sentita così intimamente mia.
Adesso ho cinquantotto anni.
I rapporti occasionali si sono diradati: le cose cambiano. Stiamo insieme con meno frequenza e io mi sentivo “esorcizzato” da ogni patema.
Quasi vent’anni insieme, mi avevano fatto ritenere di conoscere a fondo mia moglie e, in mente mia, mi piaceva convincermi che, se la donna splendida, che mi sta a fianco, avesse dovuto avere un amante, me lo avrebbe potuto dire in tutta franchezza.
Chissà, magari trovavo la cosa anche eccitante.
Purtroppo, la realtà ci trova sempre impreparati.
Ed ecco cosa mi è successo: ieri pomeriggio sono passato a prendere mia moglie in uffici, poi a casa: i ragazzi erano già li.
Parcheggio e lei si precipita fuori, esigenze tipiche … scappa in casa, deve fare la pipì.
Raccolgo io, dal sedile di dietro la sua borsa, i miei giornali e mi avvio verso la nostra villetta illuminata.
Esito … so che le piace la Coca e decido di prenderne una bottiglia ...
... dal garage, per cena.
E le chiavi?
Le mie sono in casa, allora decido di prendere le sue, sicuramente saranno nella grossa borsa, che ho tra le mani.
Non ci metto mai le mani, per abitudine antica ma, dopotutto, tra noi non abbiamo segreti: per un attimo mi sento ridicolo.
Ecco le chiavi, il rumore di ferraglia mi ha guidato … le mie mani sfiorano una grossa busta di carta. Che sia un libro? Magari un regalo; lei sa che amo leggere.
Nel garage ho acceso la luce.
Non riesco a trattenermi … un guizzo di curiosità mi attraversa il cervello: sbircio.
Più sbigottito che altro, mi trovo davanti agli occhi una confezione di autoreggenti nere, a rete larga, di qualità e poi, un batuffolino di stoffa, leggera come seta, pure nero: un perizoma.
Arrossisco per l’emozione improvvisa. Non penso niente. In fretta rimetto tutto al suo posto, dimentico perfino di prendere la Coca.
Incapace di pensare in senso compiuto, entro in casa. Mia moglie quasi m’investe, aveva appena finito e stava tornando fuori. Mi guarda e, pronta, dice:
- Ah, bene, l’hai presa tu … – e mi toglie la borsa di mano. Poi si avvia verso le scale, per salire di sopra ma cambia idea.
- Devo bere, ho sete da quando sono uscita … – e si avvia verso il frigorifero, ho la sensazione che, sottecchi, mi guardi, ma, forse, mi sbaglio.
- Vado a prendere la Coca, è finita! – prendo le mie chiavi e torno fuori, giusto per raccogliere le idee.
In garage, solo, finalmente posso riflettere ...