IL SOSPETTO
Data: 04/02/2018,
Categorie:
Voyeur
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... tranquilla, con pochissime esperienze e una libido innocente e sana.
Il suo corpo, invece, era fatto per l’amore.
Aveva, ed ha, un corpo proporzionato e molto femminile, dei seni prosperosi e arrendevoli, un rapporto tra il giro vita e le natiche prorompenti, che faceva andare in visibilio un uomo, anche vedendola solo da lontano.
Per fortuna, la sua naturale raffinatezza nel vestire, la rendeva meno appariscente di quello che si sarebbe potuta permettere.
Non amava farsi notare troppo, né esibirsi per essere guardata ma, nonostante si trattenesse, era bella, anche di viso, e alla gente, tutto questo, non sfuggiva.
Passavano gli anni e lei, senza grilli per la testa, cresceva al mio fianco, fino a diventare una donna nel pieno del suo splendore.
I nostri appuntamenti “galanti” erano un poco più radi; mi spiego, non è che non facessimo l’amore. Di notte, a letto, capitava spesso e volentieri ma io amavo stupirla e lei accondiscendeva volentieri ai “miei giochi” pur non essendo, sessualmente, una furia.
Si godeva le mie performance, da vecchio satiro e, remissiva per amore, mi assecondava, godendone a sua volta.
Rimaneva quindi un punto fisso nel nostro rapporto, incontrarci, per lo più il sabato pomeriggio, da soli a casa o da qualche parte per il week end. Ci pregustavamo quei momenti.
Le telefonavo da fuori, le accennavo cosa l’aspettava; compravo oggetti erotici, abbigliamento osé, calze speciali: persino un frustino.
Nell’intimità poi, spesso ...
... la fotografavo e le sue forme, esaltate da quelle pose sconce, rappresentavano un’altra fonte di eccitazione, anche solo nel rivederle.
La stuzzicavo spesso, chiedendole dei suoi “amanti” ipotetici, segreti, ma lei era talmente innocente, che non era capace nemmeno di inventarseli, di mentire.
Sorrideva, compiaciuta della mia fantasia perversa. Altre volte, mentre i nostri corpi erano uniti, sudati … quando le parole uscivano mozzate, rotte dal piacere intenso, le chiedevo dei suoi sogni più segreti, dei suoi desideri più reconditi.
Io stesso, allora, le proponevo fantasie indicibili, le prospettavo rapporti osceni a tre, a quattro … allora, aiutandoci con un fallo posticcio, mimavamo il rapporto promiscuo che, in quegli attimi di estremo calore, erano ben accetti anche alla sua fantasia.
Poiché, ormai, vi sto confessando tutto, devo anche finire il quadro della mia personalità perversa, che imponevo, sapientemente, alla mia dolce metà.
Dopo i cinquanta, con lei trentacinquenne, fui assalito da una duplice perversione mentale: da un lato, desideravo far provare a mia moglie qualcosa di più,
sessualmente parlando, dall’altro, io stesso, sempre più assetato di sensazioni estreme, sognavo da tempo un’incresciosa trasgressione.
Così, la fantasia divenne realtà. Io stesso adescai un estraneo, un semplice conoscente e, dopo averlo attentamente valutato, feci in modo che quella persona avesse rapporti sessuali con noi.
Mia moglie si fidava ciecamente di me e, ...