1. Forica 2 – cap. 30


    Data: 28/12/2023, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... il sottile laccetto della tua mutandina che avvolge i tuoi fianchi e lo strappo, adesso sei completamente nuda, completamente esposta come tutte le altre donne che come te si depilano completamente il sesso.
    
    Mi fermo ad osservare la tua figa e tu sai che lo sto facendo perché sai che mi attrae fin da quella prima volta che in spiaggia hai voluto che io la vedessi alla penombra delle lontane luci della città e mi ha raccontato di come era fatta la sua figa e di come le dava tante belle sensazioni e tanto godimento sia con la mano che il sesso di altre persone; ne parlavamo allo stesso modo di un piede o di una bocca.
    
    Era la prima volta che ci accoppiavamo con lei a compiacersi di averla indicandola con le dita che passava tra le grandi labbra e sull’inguine ed io che ero incantato a vedere le labbra così gonfie dicendole quanto fossero eccitanti. Ho anche pensato come fare delle foto ma in quel momento impossibili non esistendo le fotocamere digitali, ma nella mia mente è rimasto sempre il desiderio di fotografare le tue parti intime. Le ho fatto altre foto ma la sua figa è sempre la parte anatomica che mi fa impazzire.
    
    È vero che per vederla ho fatto un viaggio di più di un’ora ma ora è qui davanti ai miei occhi sempre stupenda, con le grandi labbra sporgenti leggermente più scure della pelle intorno e depilate come tutto il resto intorno alla figa. Di quest’ultima ne raccolgo il profumo con le narici. È una fragranza acre e stimolante, molto particolare e molto ...
    ... personale, un invito irresistibile ad attaccarmi a gustare i succhi che la rendono lucida.
    
    La mia mano torna a sfiorare il suo sesso ed il bacino si muove con un movimento che sembra una danza fatta sulla mia mano. Ogni pudore l’ha abbandonata e sento la sua voglia bagnarmi le dita. Il suo ansimare si fa più frequente e rapido mentre la mia carezza diventa invadente e decisa.
    
    Quando la mia mano la abbandona anche per un solo attimo, Forica fa una smorfia di disappunto, poi intuisce che la mia mano sia davanti alla bocca e le viene da socchiudere le labbra e sporgere la lingua avendola abituata a raccogliere il suo sapore più intimo depositato sulle mie dita. È un piacere lasciare che tu lei le lecchi e le succhi e vedere la lingua che le rincorre come in un gioco, poi ne infilo una, due, tre, fin quasi a farle sparire in bocca. E lei le succhia, ricoprendole di saliva, avvolgendole avida con la lingua. Quando le allontano per passarle sul contorno umido delle sue labbra Forica è dispiaciuta e mi dice “Perché non le lasci in bocca?”.
    
    Mi chino per leccarle la bocca, vado al mento, al collo, alle orecchie vorrei vederla completamente lucida della mia saliva e dei suoi umori.
    
    Lei geme e probabilmente vorrebbe toccarsi ma sa che il nostro gioco è sempre stato fatto per portare al limite il desiderio. Per ricordarle che il desiderio deve essere un annebbiante della mente le stringo un capezzolo tra i denti e tirandolo e lei emette un leggero lamento che definirei parte ...
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