Forica 2 – cap. 30
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... entro.
Forica mesi prima mi aveva dato la chiave di casa, voglio farle una sorpresa o meglio, vorrei trovarla nuda sul letto a sgrillettarsi. Mentre l’ascensore mi porta su da lei metto una mano in tasca per cercare le chiavi e sento il mio cazzo duro e lo stringo nella mano, traendone piacere.
Ho voglia di stringerla a me, sentire l’odore dei suoi capelli e della sua pelle, abbracciarla ed entrare il lei accoppiandoci saldamente.
All’arrivo al piano le porte dell’ascensore sia aprono e trovo Paola, la tua dirimpettaia di pianerottolo che mi saluta amichevolmente e con fare scherzoso mi dice “Buona sera! È solo stasera? Forica non è ancora arrivata così lei avrà tutto il tempo per prepararsi!”
Guardo l’orologio al mio polso e vedo che sono le 16.60.
A Paola sorrido per la sua malizia e non rispondo.
Mi avvicino a quella porta che ora è l’unico ostacolo che mi separa da Forica ed in quelle frazioni di secondo che passano più mi avvicino e più mi sembra di sentire il suo profumo. Non busso ed infilo la chiave nella toppa che gira, la porta si schiude ed il volto che appare nella fessura è il suo.
Spalanco la porta, mi vede e sorride. Forica è bellissima.
Lì sul corridoio mi abbraccia e mi bacia sulla bocca. Per arrivare alle mie labbra si solleva sulla punta dei piedi nudi e la corta vestaglia di seta che indossa sale fin quasi a scoprire completamente le cosce.
Siamo affamati uno dell’altra e ci lasciamo andare ad un lungo bacio. Lei mi spinge ...
... sulla porta ed appoggia la testa sul mio petto ed accarezzo i suoi capelli dicendole “Ciao amore!”. La stringo ancora più forte per qualche istante per farle capire quanto anche la senta dentro di e nei miei pensieri. Poi appena la rilascio mi mordicchia le labbra ed io scendo con le mani ad afferrare i glutei scoprendo che, come sognavo, sono nudi, tondi e sodi e ne traggo un piacere come se fosse la prima volta che me li ritrovo tra le mani.
A Forica esce dalle labbra un gemito di piacere e ci rendiamo conto che la serratura della porta d’ingresso di casa non ha scattato, quindi la porta non è chiusa ed il fatto che possa arrivare qualcuno e sorprendere ad amarci lì in piedi mi intriga.
Allontano Forica e lei richiude la porta alle mie spalle dando un giro di chiave mentre una sua mano è già sul tessuto della patta per constatare la mia eccitazione.
Potremmo correre a buttarci sul letto ma lei preferisce spingermi contro di nuovo contro la porta e torna ad abbracciarmi. Nei suoi occhi leggo la passione che mi ha trasmesso nel messaggio e che ho intuito nel leggere le scarse parole che a me dicevano tanto, quasi fossero un lungo discorso.
Continuiamo a baciarci con passione, quasi con rabbia, con le lingue a rincorrersi nelle nostre bocche, le sue unghie smaltate di rosso acceso artigliare la mia schiena, il suo pube spinto ad aderire contro il mio.
La voglia è salita di livello e non è paragonabile a quella che è cresciuta durante il viaggio ed durante i primi ...