Forica 2 – cap. 30
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... baci. Ora sbatterei Forica contro il muro per scoparla subito, così, in piedi con una gamba sollevata, l’’altra puntata a terra, la figa donata per la penetrazione e le mie mani che la tengono ferma per poter affondare in lei.
Solo un lembo di stoffa del suo perizoma separa la sua figa dal rigonfiamento nei miei pantaloni ma ho deciso di aspettare volendo che non sia solo una sveltina, voglio farla godere, farle avere un orgasmo, e se riesco anche un alto subito dopo, così come siamo abituati a fare ormai da più di dieci anni e che ci tiene uniti come amanti e come coppia che fa l’amore in modi vari ed estemporanei che rende la nostra storia così unica ed intensa.
La nostra voglia è travolgente ed allora la separo da me, la allontano con le braccia e lei mi fissa negli occhi.
Capisce subito e si limita a sussurrare ‘Ti amo. Il resto delle parole in quei momenti è superfluo, renderebbe l’atmosfera banale e volgare.
Mi prende per mano incrociando le dita e dal piccolo ingresso ci spostiamo nella camera da letto che ormai abbiamo stabilito essere la nostra alcova, teatro dei nostri incontri. È una stanza dominata da un armadio a sei ante, letto in ottone lucido stile liberty con spalliera alta che favorisce il fissaggio di corde o simili per incontri sadomaso, e pediera bassa, un’ampia porta finestra conduce su un terrazzo coperto ma la serranda la teniamo sempre all’altezza per entrare luce non intensa ed anche per far sì che dai palazzi vicini di notte si possa ...
... vedere noi due accoppiati fare battaglie amorose su quel tatami che è il materasso di quel letto. La parete della finestra è velata da una tenda che attenua la luce soprattutto d’estate quando è molto violenta rendendo la camera accogliente e, per effetto dell’aria condizionata, anche fresca. Il bagno è adiacente e nel terrazzo coperto c’è la cassaforte dei gelati.
Forica si ferma in piedi dandomi le spalle, solleva le braccia mettendo le mani sulla nuca sollevando i capelli e da dietro le afferro le tette che non sono più quelle da ragazzina ma mammelle di donna matura. Lei si arcua spingendole in avanti e guardando le mie dita che sono già sui suoi capezzoli mentre i glutei come fossero due mani vorrebbero afferrare il mio cazzo ancora nascosto.
Sciolgo il nodo della cintura della vestaglia e lentamente aiuto Forica a sfilarla dai suoi fianchi, si siede sul letto fissandomi negli occhi con sguardo invitante e perverso e senza distogliere lo sguardo da me si sdraia.
Rimango per qualche attimo ad osservarla. Il mondo esterno a quella stanza non esiste. Sono accantonate nella memoria le persone con cui poco più di un’ora ore prima ero intorno ad un tavolo.
Sono felice di essere con Forica pensando che per l’intera serata lei è a mia disposizione e così la sento la mia donna, l’amica per eccellenza, una compagna, l’amante perfetta.
Mi avvicino e mi siedo accanto a lei. Ancora una volta l’idea di accoppiarmi a lei mi tiene lì. La guardo e mi riempio gli occhi del ...