1. La cosa (parte 2)


    Data: 26/12/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... piacere agli altri può essere un piacere e, per lei, lo era.
    
    Il sole le scaldava la pelle, quella scoperta dal vestito corto, attillato, che lasciava vedere gran parte delle gambe.
    
    Anche il seno era ampiamente visibile. Non sarebbe mai potuto andare in ufficio in quel modo.
    
    Il trucco non era forte, ma nemmeno quello tenue che avrebbe utilizzato per una sera, ad esempio, con Luigi.
    
    Voleva evidenziare la sua parte da troia, per i Padroni, far loro vedere quella parte di sé anche attraverso quel vestito e quel trucco che, a spasso per il centro città, le avrebbe fatto provare sensazioni contrastanti: eccitazione per essere guardata, un minimo di vergogna per essere vista come una troia. ma anche questo le piaceva in quanto sapeva che chi l’avesse ammirata, avrebbe visto in lei un mero oggetto sessuale, una donna da scopare.
    
    Ogni tanto lo faceva. Passeggiava per il centro, andava al bar da sola, magari scegliendo quei bar frequentati prevalentemente da uomini i cui sguardi, sapeva, erano tutti su di lei.
    
    Si sentiva una cagna da monta, la facevano sentire così e le piaceva.
    
    Non avrebbe mai scopato con uno di loro. Non aveva mai rimorchiato in un bar. Non era nemmeno mai stata in un night club.
    
    La eccitava essere desiderata come un corpo da usare per godere.
    
    Era una cosa che faceva nei periodi in cui non aveva un Padrone che la usasse e, così, usava quella come valvola di sfogo.
    
    Quando tornava a casa si masturbava, eccitata e bagnata tra le cosce, ...
    ... con quel filo di umore che le era colato sulle gambe e che le mutandine, assenti, non avevano potuto assorbire.
    
    Nel letto, al buio, pensava a come quegli uomini del bar l’avrebbero usata e scopata, passandosela tra loro.
    
    Immaginava qualcuno che le godeva in bocca e si puliva il cazzo sui suoi vestiti, ridendo di lei, della sua troiaggine, mandandola via dopo che avevano goduto, perché non più utile.
    
    L’ultima volta era stata tanto tempo addietro. Era andata a Bologna.
    
    Non le piacevano i bar frequentati dai ragazzi. Preferiva quelli con uomini più maturi, con più esperienza e, riteneva, più porci.
    
    Da troppo tempo non faceva sfogare quella parte di sé e quella volta aveva esagerato. Ne aveva provocati un paio e si era anche lasciata toccare.
    
    Aveva il batticuore a mille e l’adrenalina le correva in circolo ad una velocità che la stordiva dal piacere.
    
    Doveva avere la pressione alta sentendosi fischiare le orecchie mentre lo stomaco era in subbuglio.
    
    Due, più coraggiosi e intraprendenti di altri, l’avevano avvicinata e lei non aveva fatto nulla per allontanarli, come faceva di solito.
    
    Da troppo tempo quel suo lato non veniva soddisfatto e si lasciò andare, decidendo di non decidere e, quindi, restando nel locale nonostante avesse capito che la situazione stava degenerando.
    
    Non riusciva nemmeno a smettere di provocare, benché questi, ormai, si fossero fatti troppo vicini.
    
    La sua gonna era eccessivamente corta ed aveva fatto in modo di far notare ...