1. “Com’ è difficile restare padre quando i figli crescono e le madri imbiancano”


    Data: 24/12/2023, Categorie: Etero Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    ... sguardo lascivo, totalmente smarrito e in balia degli eventi che la stavano sovrastando. Mi osservava muta, e nel silenzio, i suoi occhi trasparivano una sensazione di insicurezza mista a un’appagante sottomissione, tutto ciò mentre continuava a mordersi le labbra dall’eccitazione e questo mi causava smisurati turbamenti. Mi fiondai su quelle labbra chiare e piccole per assaporarne il sapore, il contatto con la sua saliva mi esaltò aveva un sapore così buono che appena mi avvicinai nuovamente le riservai il più romantico francesismo che potessi esprimere, un bacio lungo e coinvolgente. Tenni stretto il suo corpo nudo contro il mio per non so quanto tempo mentre lei stringeva i miei fianchi e io i suoi glutei. Aveva ottenuto ciò che voleva: scatenare il toro da monta che aveva sempre sognato di cavalcare, però adesso, dopo aver acceso il motore era frenata e aveva deciso nel suo impaccio di lasciarsi sovrastare dalla mia esperienza ed età. Il fatto di vederla confusa non mi frenava, anzi mi eccitava e mi spingeva a metterla in condizioni ancor più disagevoli. La spinsi contro il divano, lei scivolò su di esso, e mi ritrovai davanti a lei in piedi con il cazzo che stava per forare i pantaloni, la guardai nella sua bellezza sollevarsi con la schiena contro lo schienale e ristabilita una posizione a lei più congeniale, con naturalezza, stese le braccia in avanti. Mi sbottonò i calzoni, i quali scivolarono in un attimo per terra lasciandomi in boxer. La protuberanza era indecente ...
    ... ed effettivamente credo che l’erezione di quella sera sia stata la più importante di tutta la mia vita, drogata da quella vista, mi frizionò il cazzo con la mano destra continuando a molestarmi con i suoi occhioni indecenti, lanciandomi sguardi da cerbiatta provocanti.
    
    Auguro a tutti voi di godere di una visione come quella che ho provato quella sera.
    
    Rimasi immobile a fissarla con il fiatone, mentre il cazzo continuava a pulsare all’interno dei boxer. Mi ritrassi dalla sua invasione di territorio con foga e con veemenza le spalancai le gambe. Non c’era un centimetro della sua pelle che non mi eccitasse, affondavo la bocca tra le morbide e setose cosce percorrendole con la lingua l’intero polpaccio fino all’inguine ricoprendola di baci e quando mi avvicinai al piatto forte ne riconobbi subito l’odore frizzante e intenso. Non persi tempo e mi tuffai tra i suoi umori che stavano già inondando la tappezzeria del divano. Leccare la sua passera fu qualcosa di sublime il suo odore acre e pungente mi esaltava, la leccai per non so quanto tempo, succhiandole avidamente il clitoride e infarcendomi il viso di tutti i suoi sapori e umori. Clizia gemeva, sentivo il respiro affannato e avvertivo le contrazioni muscolari, la mia lingua attraversava tutta la cavità della sua fica, baciava, leccava e succhiava tutto ciò con cui entrava in contatto in quella fucina di sapori. Prigioniero del suo profumo non volevo più staccarmene. Avvertì che anche lei era ne era appagata e la sua mano ...
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