Racconti Trucidi – 4 – Rieti – Laura e la discoteca dei rumeni (3)
Data: 17/08/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu
... del tutto inutile, erano troppe le mani che mi smanacciavano, non sapevo cosa fare. Ormai i ragazzi non si facevano più scrupolo e cominciarono a sollevarmi il vestito, quasi fino alla vita, le mie mani venivano messe a toccare vari cazzi che sentivo durissimi.
Ad un certo punto uno di loro, un bel ragazzo a dire la verità, si mise davanti a me, mise la mano sinistra dietro la mia nuca e prendendomi per i capelli mi teneva ferma la testa, con la destra si introfulò nelle mie mutandine mettendomi un dito nella fica e nello stesso tempo mi schiaffò la lingua in bocca fino alla gola. Dietro a me, un suo amico mi aveva appoggiato il cazzo sul culo, con le mani mi stava brancicando furiosamente le tette e mi baciava il collo. Un momento di grande intensità, del quale mi vergognavo, ma al tempo stesso mi intrigava (o forse qualcosa di più…). Fortunatamente in quel momento ho avuto un barlume di lucidità e quando quello davanti mi ha tolto la lingua dalla bocca sono riuscita a dire: “Non qui.”. Lui ha sorriso, ha fatto un cenno al suo amico dietro di me e mi ha trascinato via dalla pista di ballo. Volevano portarmi in bagno, ma non ho voluto, così mi hanno portato in un angolo un po’ appartato dove c’ era un divanetto. Mi hanno voluto baciare tutti e due molte volte, mente uno mi baciava l’ altro mi palpava a piene mani, sentivo i cazzi strusciarsi sul mio corpo. Era bello.
Poi ci siamo seduti sul divano (io in mezzo, ovviamente) e continuando a toccarmi hanno sfoderato il ...
... loro arnesi. Ho cominciato subito a menarli, volevo finire questa storia il più in fretta possibile, ma loro mi hanno obbligato a prenderli in bocca. Li ho succhiati malvolentieri, non volevo farlo, però non potevo tirarmi indietro. Poco dopo però, mi sono appoggiata comodamente allo schienale del divano e li ho guardati un po’ beffarda: avevo il vestito alzato fino alla vita, mi avevano tolto le mutandine, mi avevano abbassato il vestito fino a farmi fuoriuscire le tette, mi stavano masturbando e toccando le tette. Ho avuto per un momento una certa sensazione di potere. Allora ho preso i due cazzi in mano ed ho cominciato a masturbarli: era la prima volta in vita mia che avevo due cazzi in mano, ed era bello, mi eccitava. Erano due bei cazzi, non lunghissimi ma belli grossi e, soprattutto, durissimi …e lo erano per me! Mi piacevano i fremiti che di tanto in tanto sentivo nel movimento, avrei voluto farli sborrare contemporaneamente, ma non fu proprio così. Non durarono molto, non potevano durare molto: anche loro erano molto presi da una situazione eroticamente molto forte ed io li stavo masturbando con gran lena. Sentii piano piano la sborra scorrere nelle mie mani finchè il primo si scaricò con grugniti quasi animaleschi; il secondo seguì poco dopo con una sborrata veramente abbondantissima. Mi impiastricciarono il vestito e anche le mie mani erano piene di tutta quella sborra. Mi sentii bene, allegra; li guardai con un sorriso beffardo (non so perché mi sentivo così), mi ...