Il guardone
Data: 12/12/2023,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Voyeur
Autore: ediofradivoi, Fonte: xHamster
... che concedeva ciò che a lei faceva piacere. Purtroppo avevo l'eiaculazione molto rapida, come quasi tutti i segaioli e quindi dovevo venire solo una volta soddisfatta lei.
-Ora inculami!- chiese una volta. Io subito pensai a quando lo chiedeva a Gianni: 'amore mmio inculami ti prego' gli sussurrava teneramente e lui la inculava facendola gridare di dolore e piacere. Ma lui aveva un cazzone grande e grosso, mentre il mio è meno di una quindicina di centimentri e sottile.
Poi un giorno arrivò una telefonata. Lei dopo era raggiante, ma anche strana. Era come se le avessero detto che ciò che voleva si era avverato. Poi iniziò a parlare.
-Bene! Lo sapevo! ha voluto sposare la ricca e ora si ritrova con una donna che non solo non gliela da più ma che lo tratta anche male. Se lo è comprato, la schifosa!-
Avevo capito tutto. Lui si era lamentato con una sua amicica che subito aveva chiamato Letizia, della quale era a sua volta amica. Una sera incontrai Gianni nei pressi di casa. Quando mi vide fu come imbarazzato. Forse non si aspettava di vedermi. Quello mi fece venire un tuffo al cuore. Era chiaro! Era uscito da casa mia. Ero sconvolto. Ora capivo tutto. Letizia mi aveva si sposato, ma amava ancora lui. Ora lui stava tornando a riprendere Letizia.
Parlai la sera stessa con letizia che rimase impassibile e non negò che Gianni era venuto a casa, ma disse con determinazione che ora non lo amava più. Ora voleva solo vendicarsi di quella schifosa che glielo aveva portato ...
... via. La sua vendetta -proclata con decisione- era di renderla cornuta. Voleva vendicarsi.
-Me lo riprendo! glielo levo dalle cosce -disse testualmente- glielo trombo e glielo rimando sfinito, a quella schifosa! Ma lo riprendo solo per usarlo e poi gettarlo. Ero allibito dalla sua determinazione, dalla sua rabbia fredda, dalla sua volontà di vendetta.
Avrei potuto urlare che era pazza e che l'avrei butatta fuori casa a calci. Era questo che volevo dirle, ma dalla bocca mi uscì solo un flebile 'fai bene amore mio'. Letizia mi guardava fissamente on volto. Stava valutando le mie emozioni. Capì che poteva fare ciò che voleva.
-Dammi la chiave della casa,- disse decisa: -Lo trombo li!- Poi guardandomi cambiò espressione e un sorriso malizioso apparve sul suo volto.
-Certo amore mio che puoi venire a spiarci... Lo sai che mi farà piacere... Ti voglio lassù mentre lo uso. Ho già riacceso il frigo e ho portato le salviette per le tue seghe, non voglio che tu sporchi il lenzuolo che ti ho già messo... E, mi raccomando, non gemere forte, perché una volta credo di everti sentito gemere. Non potevo immaginare che su in mansarda ci fosse qualcuno e non detti peso alla cosa, ma sentii dei gemiti... Lo so che sei un porcellone segaiolo.
Accadde due sere dopo nella casa che li vide insieme. Io ero già su in mansarda da ore in attesa spasmodica. Era domenica e il negozio era chiuso. Poi eccoli. Mi pareva di impazzire! Lei era una furia. sentivo tutto e vedevo tutto: lo schiocco ...