Il guardone
Data: 12/12/2023,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Voyeur
Autore: ediofradivoi, Fonte: xHamster
... spiavo, che ero un guardone. Mi fissava. Eravamo soli in negozio. Abbassai lo sgurdo. Temetti una scenata. Invece Letizia mi chiese se avessi una ragazza, come mai ero sempre solo; volle sapere tutto di me. Certo voleva capirte come mai fossi un guardone. Mi prese di sorpresa e le confessai imbarazzatissimo il mio vizietto, ma che loro due erano la sola coppia che mai avessi spiato. Sorprendentemente mi dette un bacetto sulla giuacia e poi rise maliziosamente. La sera stessa mi chiese la chiave ma con mia sorpresa disse che voleva che l' accompagnassi. Non capivo, ma ero elettrizzato. Come entrammo lei assunse un atteggiamente leggermente ma piacevolmente autoritario. Mi prese per mano e mi portò sotto la botola. Poi premette il pulsante e fece scendere la scala.
-Vai su e chiuditi dentro!- disse con piglio un pò severo ma pur sempre giocoso. Eseguii.
Lei nel frattempo era entrata in camera e come se fosse sola prese a spogliarsi, rimanendo nuda. Camminò per la stanza, si stese sul letto, rimase ferma, ma mai senza guardare direttamente verso di me. Poi mi ordinò ad alta voce di raggiungerla. Giocava con me, evidentemente. Mi teneva in pugno. Mi gestiva. Mi piaceva questo gioco, che poi gioco non era. La raggiunsi. Era seduta sul letto. Mi fece cenno di inginocchiarmi sul tappetino, allargando le cosce e la sua vulva pelosissima e dalle grandi labbra schiusa apparve in tutta la sua oscena intima bellezza.
-Lecca porco!- era seria, decisa.
Ero inebriato, ...
... stordito, stupefatto, incredulo, non sapevo cosa mi stesse succedendo. Tuttavia mi protesi fra le sue cosce e appoggiai tremante la mia bocca alla vulva, acor più schiusa e intrisa di umore. Un forte odore di sesso femminile mi colpì le nari. Un afrore asprigno, eccitante, coinvolgente. Poi, dopo poche leccate, mi ordinò di staccarmi e di alzarmi in piedi.
-Spogliati tutto!- ordinò
Mi spogliai incerto ma anche eccitato. Quando fui nudo lei mi osservò senza espressione. Si soffermò con lo sguardo sul mio pene eretto.
-Masturbati!-
Non provai neppure a replicare. Mi presi il pene in mano ma rimasi fermo con lo sguardo sul pavimento.
-M A S T U R B A T I ! !- scandì ad alta voce.
Iniziai a masturbarmi fissandola eccitato fra le cosce, che tenva ben spalancate e dalle quali l'odore emanava fortissimo e inebriante, a****lesco. Provavo una strana e torbida sensazione di vizzioso piacere e di umiliazione.
-Andiamo via, rivestiti!- ordinò prima che avessi l'orgasmo. E si alzò a sua volta prendendo le mutandine e il resto. Mi rivestii con lei.
Crebbe fra noi questo sordido e complice legame. Dopo due mesi le chiesi di sposarmi. Disse di si, con semplicità, come se le avessi chiesto che ore fossero.
Ma nel sesso le cose non stavano come in una coppia normale. Lei si concedeva spesso, ma era una sorta di padroncina che ordinava. Era lei che diceva leccami, masturbami, trombami, massaggiami. Non che non fosse affettuosa nel quotidiano, ma a letto era lei che ordinava, ...