Le voglie fotografiche del cornuto
Data: 10/12/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: fantastico_scrittore, Fonte: EroticiRacconti
... in ‘autoscatto’ venivano prodotte dall’attrezzatura che lei portava con se. Un cavalletto ed una Nikon di ultimissima generazione.
Fissammo il giorno e l’ora.
Irene arrivò puntuale, assieme al suo bel sorriso malizioso. Una volta sulla soglia sussurrò ‘sessantanove’ disegnando ancora con le sue dita i due numeri nell’aria.
Chiusi la porta dietro, le appoggiai la schiena contro la stessa e le alzai le gambe spingendo il mio membro contro la sua parte più intima. Mi iniziò a slinguare in maniera quasi vorace per qaulche minuto. Di colpo si arrestò. Io continuai a baciarle il collo spingendo in maniera ritmica verso di lei, con l’eco della tromba delle scale che ripeteva echeggiando i miei movimenti. Irene stava registrando un messaggio per il marito “Mi sta sbattendo contro la porta, sento il suo cazzo tra le gambe, sono fradicia… più di prima in macchina… ora sono un lago”.
Mi fermò chiedendomi di visionare l’ufficio, mentre estraeva la macchina fotografica. Indossava una camicia bianca con maniche molto larghe, ed un reggiseno nero che richiamava il perizoma di pizzo che nascondeva sotto la gonna, dello stesso colore. Le calze, autoreggenti, erano di un nero molto intenso. Indossava scarpe rosse, di una tonalità del rossetto, ormai quasi sparito dalle sue labbra, e delle unghie.
Scelse una scrivania a caso, e sfilandosi le mutandine sino alle ginocchia, poggiò il suo bel culetto sul tavolo, chiedendomi di fotografarla. Continuò con scatti simili, trasformando ...
... oggetti ‘comuni’ in sex toys improvvisati, chiedendo di essere fotografata e filmandosi per il marito che ‘osservava’ da casa.
Giungemmo nel mio ufficio dopo una mezz’ora, dove mi chiese di sedermi alla mia poltrona, prima di distendersi sulla mia scrivania. Poco dopo prese il mouse del mio PC, giocando con la parte arrotondata, puntata sul clitoride, guardandomi e con la punta delle sue scarpe puntando sul mio membro. Era molto esperta e incredibilmente eccitante in quella posizione.
“Ora tiralo fuori” disse eccitata.
Sempre rimanendo sulla scrivania si mise con il viso contro il tavolo, prendendo il mio fallo e picchiettandolo contro il tavolo, prima di accoglierlo tra le sue labbra. Le mie mani avevano sbottonato tutti i bottoni della camicetta, che mostrava il suo bel fisico tornito. La macchina fotografica scattava a tempi prefissati, avvisandola con un suono ritmato qualche istante prima. Mi chiese di tenere una mano sul suo viso, spingendola contro il tavolo, sempre con il mio membro ben piantato nella sua bocca. Intanto con la mano prese a massaggiarmi le palle in maniera esperta. Dovetti pensare ad altro per non venire, quando prese la mia mano e, dopo aver leccato e riempito di saliva le mie dita, diresse la mano sul suo culetto sussurrandomi “aprimelo”.
Entrai con un dito nel suo culetto che provò ad allargare con una mano, dicendomi “sbattine dentro due!”. Obbedii, osservando il suo livello di godimento salire a dismisura. Dopo un sospiro riprese il ...