Le voglie fotografiche del cornuto
Data: 10/12/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: fantastico_scrittore, Fonte: EroticiRacconti
... palestre, sono una delle cose più distanti da me” risposi.
“Strano, hai un bel fisico, belle gambe… e anche altro”.
“La corsa. Sarà quello, amo correre e lo faccio da sempre”.
“Ecco cosa ti fa il culetto così bello!”.
Sorrisi arrossendo, nello stesso momento in cui il marito intervenne dicendo:
“Non è un complimento a te! E’ un messaggio indiretto a me”. Esplodendo in una fragorosa risata.
Continuammo il tour e ci sedemmo alla scrivania di lui, con la moglie che si sedette sul bordo della scrivania, i suoi capezzoli erano molto evidenti anche perché in controluce si prendevano il totale della scena. Prese la mano del marito mentre lui parlava, annuendo rispetto ai suoi discorsi. Pochi minuti dopo Dario ricevette una telefonata e mentre il telefono squillava mi congedai. Lui rispose, ponendo il palmo sulla cornetta, salutandomi e chiedendo a Irene di accompagnarmi alla porta.
Mi chiese di anticiparla lungo il corridoio che portava all’uscita ed in maniera assolutamente naturale mi tocco il sedere, e sorridendo disse:
“Che stupida… la corsa! Solo la corsa fa un culetto così sodo! Più del mio che mi massacro di squat” volgendo il suo sguardo al suo lato b.
Me ne uscii con una goffa battuta, salutando Irene e ringraziandola per l’ospitalità. Nei successivi 30 secondi mi diedi del pirla più volte, non trovando nessuna giustificazione per il non agganciarsi a determinati atteggiamenti. Una donna del genere, con un marito che effettivamente era più che ...
... d’accordo, avrebbe trovato non solo chi accettava e ricambiava tali ‘complimenti’, ma sicuramente chi avrebbe fatto correre le mani su quel bel corpo.
Passarono due settimane quando mi arrivò una richiesta di amicizia su Facebook, riconobbi il viso di lei e il profilo di lui, intento ad osservarla in una foto molto strana.
“Sono Ire, ciao!”
“Buongiorno Irene, anzi Ire!”
“Non mi denuncerai per molestie vero “
“hehehehe ci stavo pensando! Va molto di moda… magari tra 20 anni però dai”
“Simpatico! Senti… ti va se ci vediamo prossimamente? Nel tuo ufficio direi passiamo sia io che Dario, ma preferiamo la sera… per le cose che abbiamo da ‘dirci’ serve intimità… e una macchina fotografica”
“Mi spieghi meglio? Sono curioso”
“No che non ti spiego, capirai… sempre se ti va”
“Si certo, molto volentieri, ma il mio ufficio non è uno studio fotografico eh…”
“Meglio… non deve esserlo… anzi”.
Continuammo a discorrere per circa un’ora, e a metà della chiacchierata mi svelò che la perversione di Dario era quella di vederla presa sessualmente da persone che avevano un’attività in ‘location non convenzionali’. Godeva del fatto che un professionista che abitualmente ospitava persone cha lavoravano in quell’ambiente, clienti o altro… potesse fare del sesso con lei in sale riunioni, scrivanie ma anche magazzini e centri commerciali. Non era quasi mai presente, ma voleva essere aggiornato con messaggi e file audio… e alla fine di tutto voleva visionare le foto che ...