Gatta in calore
Data: 09/12/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Tradimenti
Voyeur
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
... minimalista, pavimento in legno scuro, – wengè africano presumo – una parete quasi interamente occupata da un camino, un divano Clayton in pelle verde azzurra e, accovacciata mollemente su di esso, la mia paziente avvolta in un serico kimono nero che non mi sembra, in verità, sofferente o malata. – Venga avanti dottore, non la mangio mica. Dal tono di voce e dal modo in cui mi guarda non ne sono affatto sicuro, ma non è certo una prospettiva che temo né disdegno. Mi sovviene però, provocandomi un brivido di timore, un bel racconto horror di una donna che si trasforma in un leopardo melanico; meglio non pensarci. – Fatti vedere…si, si, sei carino. – Signora lei mi confonde. – Ma che caro! Sei ancora da togliere dalla confezione, vieni che ti libero dal cellophane. Esplode in una risata argentina e piega un po’ il capo all’indietro scoprendo in tal modo il suo magnifico collo. Penso che la vorrei tanto strapazzare, il mio uccello si sente stretto dalle mutande. – Mi vuol visitare per favore? – Certo signora. Son qui per questo. Lascia cadere, dopo esserselo slacciato, il kimono di seta lasciandosi addosso una guepiere con inserti di pizzo e, sostenute da reggicalze e giarrettiere, calze scure con linea posteriore. Le tette sono ben fatte ed erette. Appoggiata languidamente col dorso ai cuscini tiene le gambe accavallate e mettendo in evidenza il bell’arco del collo del piede; gioca a flettere, estendere, allargare le dita stirando, nei sensuali movimenti, il nylon delle calze. ...
... – Oh ragazzi, che idea vi viene in mente? Non penserete mica che io sia feticista? Ma quando mai? Deglutisco e cerco di trattenere la mandibola che mi scende verso il basso, poi raccolgo l’anamnesi da cui non emergono elementi rilevanti. Mi riferisce solo di un vago dolore in zona lombosacrale che si estende anteriormente. Ho già fatto la diagnosi – il mio mito Greg House sarebbe orgoglioso di me – mentre son sicuro che voi non ne avete la più pallida idea. A quel punto pronuncio la fatidica frase, patrimonio del nostro immaginario, avendo tutti o quasi giocato al dottore o sognato di farlo: – Signora si spogli. Il modo in cui si sveste mi affascina e mi ammalia: il solo togliersi le calze è mozzafiato, il resto molto di più. – Vedi dottore, il dolore lo sento quando mi inginocchio col busto in avanti e mi mostra il suo lato posteriore in tutto il suo splendore. In questa donna convivono raffinatezza associata a un look “nature”: pur essendo ben depilata persistono ciuffi ascellari bruni e un sentiero meraviglioso umido di vello bruno, che unisce la figa al buco del culo. Soprattutto è una conturbante gatta in calore. Mi si apre un file: la bella signora sembra essersi materializzata, letteralmente venuta fuori in 3D da una tavola di Giovanna Casotto. – Non la conoscete? Vorrà dire che almeno per una volta potrò insegnarvi qualcosa di interessante ed erotico e vedrete che ne varrà la pena. La parte corticale del mio cervello adesso soccombe a quella limbica e sono travolto: ...