1. Fantasia su un’amica


    Data: 07/12/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DdDaikoDuke, Fonte: RaccontiMilu

    ... sedia su cui era stata sculacciata il giorno precedente. La ragazza non si era nemmeno accorta di quegli spostamenti, tanto era assorta nei sui pensieri. Edoardo era in piedi, nudo come lei. Con un gesto gentile la prese per il braccio facendola accomodare sulla seduta, poi la invitò a sollevare le gambe, portandosi le ginocchia al petto, e spalancarle. Era una posizione audace e molto rivelatrice, ed il ragazzo si fermò per un attimo a guardarle la vagina, quasi imbambolato. Si riprese in fretta, toccò i segni del frustino sul sedere facendola sussultare, poi, preso in mano il mano il suo membro, iniziò lentamente a menarselo, non per venire, ma solo per riprendere in fretta il suo vigore. Del resto Edoardo era una persona giovane, non aveva indubbiamente problemi di impotenza, ed in poco tempo la sua spada svettava prominente come quando l’aveva inculata. Solo in quel momento Gaia capì cosa aveva in mente, e cercò subito di chiudere le gambe. L’uomo non le lasciò il tempo di reagire: con un gesto del braccio le riaprì le gambe e fu subito dentro di lei.
    
    Nooo fermo, non voglio! – cercando ancora di sfuggirgli.
    
    Edoardo, senza prestare il minimo ascolto alle sue parole, continuò incurante a penetrarla, un ritmo lento e costante, ma ogni volta che spingeva lo faceva molto in profondità. Gaia, per la prima volta da quando avevano iniziato, si mise a piangere disperatamente, come una bambina che vuole le caramelle, ma non suscitò nessuna reazione, né in lui né in Patrizia. ...
    ... La ragazza era ormai fermamente convinta che quell’uomo fosse un mostro, come aveva potuto anche solo provare qualche dubbio. Per maggior dileggio, i suoi tentavi di supplica provocarono un ulteriore inasprimento nei movimenti del ragazzo che, aumentando la velocità dei movimenti del bacino, le afferrò con violenza i seni, schiacciandoli e premendoli. Le sputò in faccia, aggiungendo parole di sola offesa: zoccola, puttana, mignotta ora me la paghi’
    
    Ti piace vero? – le chiedeva ogni tanto con tono canzonatorio.
    
    Il respiro dell’uomo si fece affannoso, era evidente che era vicino all’orgasmo, ma, poco prima di venire, si sfilò da lei, puntandole in pene in faccia: venne abbondantemente, schizzandole sulle guance, negli occhi, persino sui capelli ed ovviamente sui seni. Gaia era tutta imbratta dello sperma di Edoardo.
    
    Eeeeh finito – sentenziò Patrizia dopo aver scattato ancora qualche foto.
    
    Gaia, umiliata, si rannicchiò ad uovo, continuando inesorabilmente a piangere. Ora era palese a tutti che non stava fingendo, se mai ci fosse qualche dubbio. Edoardo le si avvicinò come per consolarla, ma lei lo allontanò bruscamente col braccio. Che avesse una personalità bipolare? No, ormai era certa che quella fosse solo una maschera, non poteva essere altrimenti dopo tutto quello che le aveva fatto. Era stata trattata in ogni modo degradabile umanamente pensabile. Patrizia fece cenno all’uomo di andare, poi si avvicinò alla ragazza in lacrime e cominciò ad accarezzarla, venendo ...