Fantasia su un’amica
Data: 07/12/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: DdDaikoDuke, Fonte: RaccontiMilu
... molto più rapido. Per la seconda serie di scatti, la fotografa legò diverse corde attorno al corpo della ragazza, all’attaccatura dei glutei, in vita, sopra e sotto i seni, ed anche una in mezzo alla bocca, compiendo per ognuna un paio di giri ed annodando nella parte anteriore. Patrizia, da dietro la schiena, collegò la corda nella bocca di Gaia a quella che aveva in vita, mettendola in tensione, e costringendo la ragazza ad alzare la testa guardando in alto; infine tirò le corde che le cingevano i glutei, lasciate di proposito molto lunghe, facendole scorrere lungo una carrucola che pendeva dal soffitto. Edoardo, su richiesta di Patrizia, dette a quest’ultime un piccolo strappo, costringendo Gaia in punta di piedi. Il risultato finale appariva fenomenale: il seno, complice la posizione in cui era costretta la tasta, spingeva preponderante in avanti, mentre il sedere, così sollevato, appariva tanto sodo da poterlo scambiare per marmo. Questa volta la posa era decisamente più ardua, ma fortunatamente Patrizia fece in fretta a scattare; Gaia, legata in quel modo, non poteva certo muoversi poi molto, per cui fu Patrizia a spostarsi, girando intorno alla ragazza alla ricerca delle inquadrature che desiderava, prima ovviamente di liberarla.
Ottimo, quindici minuti di pausa’
Gaia ne approfittò per sgranchirsi un po’ i muscoli. Patrizia era intenta a preparare le funi con le quali l’avrebbe da lì a poco ancora legata, quindi Edoardo, che fino a quel momento non aveva ...
... pronunciato che qualche parola, le si avvicinò per scambiare quattro chiacchiere. Istintivamente la ragazza portò ancora le mani al corpo per coprirsi, ma poi, pensando a quanto fosse sciocco quel gesto dato che era stata nuda per tutto quel tempo, le fece ricadere ai lati. Fu una conversazione abbastanza banale, fatta per lo più di vecchi ricordi di scuola, ma per Edoardo era solo una scusa per avvicinarsi per poter ammirare Gaia più da vicino.
Bene, io sono pronta, se i segni sono spariti riprendiamo – disse Patrizia – Questa è la posa più difficile, sei pronta? – rivolta a Gaia.
Edoardo non aspettava altro: questo era il pretesto che stava cercando per poterla scrutare senza apparire un maiale, ufficialmente per controllare che non ci fossero più i segni della corda, in pratica solo per soddisfare la propria lussuria. Gaia non ci fece nemmeno caso, distanziando le gambe e sollevando il seno davanti agli occhi sbalorditi del ragazzo, intenta davvero a controllare che ogni traccia di fune fosse svanita.
Per questa scena Patrizia fece portare a Gaia le braccia dietro la schiena, legandole insieme a metà degli avambracci. Per impedire qualsiasi movimento, le bloccò anche una seconda volta un po’ più in alto, vicino alle spalle, dando qualche giro di fune sopra il suo seno; non intorno, come fatto precedentemente, ma proprio in mezzo, passando direttamente sopra i capezzoli; le sue mammelle, già voluminose, apparirono in questo modo ancora più gonfie mentre la corda ...