1. In albergo, un nuovo amico.


    Data: 07/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: bogol, Fonte: Annunci69

    Questo racconto è, come tutti i miei racconti, un episodio realmente accaduto, e risale a tanti anni fa, quando ero un vero travestito. Non c’erano gli annunci su internet ma si usavano giornali tipo Fermoposta.
    
    Mi sono preparata con cura, depilatissima, pulita e profumata, ho anche fatto un clistere per avere l'intestino libero. Ho indossato le calze autoreggenti, perizoma, una guepiere attillata a rete, e la parrucca nera, e naturalmente le scarpe col tacco a spillo. Sopra ho messo una vestaglia.
    
    Sono pronta, in una stanza d'albergo, ad aspettare S. il ragazzo che mi scoperà stasera. Non vedo l'ora che arrivi, è più giovane di me di alcuni anni, mi è sembrato al telefono molto caldo e deciso. Mi ha detto di avere un bel cazzo grosso, e la cosa mi ha eccitata. Sembra davvero arrapato all'idea di chiavarmi, così come io sono davvero arrapata dal pensiero di farmi scopare da lui.
    
    Sa il numero della stanza, deve bussare alla porta alle nove precise. Sarà puntuale? Io dalle otto sono già pronta, con l'acquolina in bocca e il culo palpitante...
    
    Alle nove precise sento bussare. Avevo lasciato socchiuso, quindi dico "avanti", mentre mi alzo, e mi piazzo davanti alla finestra, la stanza è in leggera penombra, ma ci si vede abbastanza bene. La porta si apre e lui entra.
    
    "Ciao." mi dice, un po' impacciato.
    
    "Ciao" rispondo,"accomodati..."
    
    Chiude la porta e si fa avanti. E' alto quasi come me, moro, viso simpatico. L'espressione è tutt'altro che impacciata, e mi ...
    ... decido ad agire, non siamo lì per fare conversazione, quella la si potrà fare dopo semmai. Sicché mi giro di spalle, e mi sfilo la vestaglia, facendola cadere in terra.
    
    "Come ti sembro?" dico sottovoce.
    
    "Hai due gambe fantastiche..." mormora lui.
    
    Ne approfitto per restare ancora un po' di spalle, anzi mi abbasso sporgendo il culetto, per dargli agio di osservare la mia schiena e il mio fondoschiena. Da dietro so di essere molto attraente, è un altro mio punto forte insieme alle gambe.
    
    "Sono di tuo gradimento?" insisto, sempre sottovoce.
    
    "Altroché, sembri una vera porca..." mi risponde.
    
    "Ma io sono una porca..." dico, e mi giro, mi inginocchio in terra mentre lo sospingo verso il letto.
    
    Ora è in piedi davanti al letto, e io sono inginocchiata davanti a lui. Incomincio a sbottonargli i pantaloni, e intanto gli dico:
    
    "Volevi una troia, no? Eccola..."
    
    "Cazzo..."
    
    In breve libero un cazzo bello grosso, ma ancora un po' moscio, devo iniziare a darmi da fare con la bocca. Del resto la voglia mi sta stordendo, basta io comincio, sono una troia porca e golosa!
    
    Avvicino il viso al suo pube, sento l'odore di maschio, che voglia che ho! Impugno quel cazzo, e inizio a leccare le palle, risalgo verso l'asta, e la lecco, la bacio e la succhio di lato, intanto sento che sta crescendo. Continuo a leccare e a succhiare, e sento che lui continua a crescere, È grosso davvero, quest'idea mi spinge a prendere in bocca il glande, sempre leccando arrivo su, spalanco la ...
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