1. Sborra a colazione - 2


    Data: 04/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... aprì gli occhi, trovò Raffaele che lo stava fissando e che lo accolse con un sorridente “Buongiorno”.
    
    “Buongiorno”, rispose Francesco e si stiracchiò, torcendosi da tutte le parti.
    
    “Vado a preparare il caffè”, disse Raffaele.
    
    “Aspetta, - mugolò sornione l’altro – Non preferiresti qualcos’altro di buono prima del caffè?”
    
    “Per esempio una gustosa sorsata di sborra calda?”, ghignò Raffaele.
    
    “Non sei d’accordo anche tu che non c’è niente di meglio che iniziare la giornata con un buon pompino?”, confermò Francesco, lisciandosi ostentatamente
    
    il duro pisello, che gli si allungava fremente sotto le mutande umide del sudore notturno.
    
    “Parole sante…”, gli fece eco Raffaele, leccandosi le labbra e allungando la mano verso il suo inguine.
    
    Quel duplice tocco intensificò il turgore dell’organo, che ormai spasimava dalla voglia di essere soddisfatto. I due si sorrisero nella penombra della stanza. Poi, Raffaele, scostò le coperte. Un’aura tiepida lo accolse, un aroma intenso gli riempì le narici e lui lo respirò, mentre focalizzava lo sguardo sul triangolo biancastro degli slip di Francesco, sulla borsa gonfia dei coglioni, sul profilo lungo e massiccio del cazzo, schiacciato contro la pancia dalla maglina elastica… Avvertì il fluido magnetico, che vi si sprigionava, che lo attirava come una calamita… Il desiderio si fece insostenibile e lui si chinò, con la testa, delirante come sempre, a poggiare le labbra sul rigonfio umido e caldo, incurante dell’afrore non ...
    ... proprio invitante, dopo una notte di sonno.
    
    “Ah, quanto mi mancava…”, mormorò Francesco, rabbrividendo.
    
    “Da quanto tempo non vieni?”, chiese Raffaele, mordicchiando la lunga sagoma sotto gli slip.
    
    “Una settimana…”, sospirò Francesco.
    
    “Cazzo…”, sospirò Raffaele, intensificando il mordicchiamento del capitone, fino a giungere alla chiazza già bagnata sulla punta.
    
    La succhiò, gustandosi quel primo assaggio; poi estrasse un coglione dal lato degli slip e prese a slinguarlo con delicata dolcezza. Il sapore aspro della pelle sudaticcia lo deliziò ed estrasse anche l’altro, leccandoli con passione e prendendoli in bocca uno alla volta per spremerli come prugne mature.
    
    Francesco rimase deliziato da quel gioco, nuovo per lui. A esaltarlo non era sol-tanto il piacere fisico che innegabilmente provava, ma anche e soprattutto la gratificazione che gli derivava dalla consapevolezza che un altro uomo gli stava leccando le palle e gliele stava leccando senza nessuna costrizione, di sua spontanea volontà. Un conto era che gli succhiasse il cazzo o bevesse la sua sborra, un altro era che arrivasse a leccargli le palle: c’era in tale gesto un atteggiamento di sottomissione alla sua virilità, un sentimento di adorazione, che andava oltre la semplice voglia di cazzo e non poteva lasciarlo indifferente. Fu in questo momento che cominciò a provare qualcosa verso Raffaele, qualcosa che mutò il loro rapporto, rendendolo più intimo e vero. Fu in questo momento che i due si avviarono a ...