Vicino Perverso - 3 pt
Data: 04/12/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Isaia, Fonte: EroticiRacconti
Giunti a questo punto della storia, è importante introdurre i nomi di due personaggi che avrebbero, ben presto, assunto un ruolo sempre più decisivo. Sto parlando di Lorenzo e Fabio, i miei due splendidi figli.
Lorenzo e Fabio sono sempre stati come il diavolo e l’acqua santa. Lorenzo, il maggiore, sempre serio, taciturno e riflessivo, mentre Fabio, il minore, chiacchierone e sempre con l’aria di chi è perso tra le nuvole. Sicuramente, dei due, Lorenzo era il più in gamba ed è proprio lui che giocherà un ruolo chiave nella mia triste vicenda, ma prima che ciò avvenga ne sarebbe dovuta passare di acqua sotto i ponti.
Come dicevo nel precedente racconto, l’influenza di Federico era sempre più incisiva nella crescita e nello sviluppo dei miei due ragazzi. Ogni giorno che passavano con “Papà Federico”, faceva cambiare qualcosa nel loro carattere, ma io non potevo accorgermene presa com’ero da tutto ciò che stava accadendo nella mia vita.
Federico, ovvero il dirimpettaio che ora si faceva chiamare Papà dai miei figli, occupava uno spazio incalcolabile nella mia vita. Capii che aveva un modo tutto suo, strano e perverso di vivere la sessualità. Dico questo perché in un anno di frequentazione avevamo avuto solo due rapporti intimi, quelli, appunto, che vi ho già raccontato. La spiegazione che mi diedi fu che Federico fosse una sorta di accumulatore. Era come se reprimesse i suoi impulsi sessuali, cosa che poi lo portava a sfogarli in quei modi così malsani. Come, ad ...
... esempio, umiliarmi in chiesa e in giro per la città per poi incolparmi e punirmi una volta tornati a casa.
Davvero non immaginavo che quei raptus sporadici si sarebbero trasformati in una routine quotidiana, ma lo intuii quando Federico mi annunciò che si sarebbe trasferito a casa nostra.
I miei figli avevano da poco iniziato a frequentare le scuole medie quando una mattina, mentre loro erano a scuola, Federico mi mandò un messaggio dicendomi di andare immediatamente a casa sua.
Uscii di corsa, dato che lui odiava aspettare, e attraversato il pianerottolo entrai in casa sua trovando la porta già spalancata.
Federico mi corse incontro nel salotto dove, qua e la, erano sparsi scatoloni e paccottiglie. “Amore ho una notizia stupenda da darti! Ho deciso! Da domani mi trasferisco da voi…!” esclamò mentre mi teneva avvinghiata per i gomiti, fissandomi con quel sorriso diabolico. “Saremo finalmente una famiglia!” aggiunse baciandomi. “Ho già preparato tutto… da voi non ci starà tutta la mia roba, per questo ho deciso di tenere solo l’essenziale” disse prendendomi la mano e portandomi verso un angolo della stanza “Per esempio questo è ingombrante lo so… ma non posso certo privarmene” aveva il tono di chi sa di avere perfettamente ragione. “Questo andrà in camera di Fabio… ho già preso le misure… ci starà benissimo!” la sua voce era eccitata, febbricitante. Al contrario, io ero paralizzata dal ribrezzo. L’oggetto di cui stava parlando Federico era la cosa che più di importante ...