1. Ricky e i suoi... amici - capitolo 6


    Data: 16/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Capitolo 6 - La Fine sella scuola
    
    Alla fine di maggio ci fu detto di non andare in scuola a meno che non avessimo delle materie da recuperare. Questo voleva dire che avevamo un sacco di tempo libero durante il giorno. Davide ed io facemmo dei progetti. Saremmo stati a casa mia e, quando era possibile, da Oliver, ma non fu così. In un momento di pazzia Davide fece qualche cosa che rovinò tutto. L’ultimo giorno di scuola andammo a casa sua ed entrammo in camera sua pensando che non ci fosse nessuno in giro. Poi lui fece qualcosa che non aveva mai fatto prima: prese la mia testa, la tirò a sé, spinse la lingua nella mia bocca e sembrò impazzire. Dopo poco sentimmo un rumore. Il fratello minore di Davide, sulla porta, che ci stava guardando.
    
    Quella sera disse a sua mamma quello che aveva visto. Non dissero nulla ne a me ne a mia mamma ma Davide fu spedito a stare dai suoi nonni e gli fu permesso di tornare solo per il recupero di una materia. Gli dissero che non poteva vedermi e dopo l’esame sua mamma andava a prenderlo e lo portava dai nonni. Fortunatamente i suoi genitori si dimenticarono dei nostri cellulari. Parlai con lui molte volte, generalmente a tarda notte, sdraiati sui nostri letti a masturbarci e descrivendo all’altro cosa stavamo facendo e quello che sentivamo.
    
    Questo comunque non mi soddisfaceva. Io avevo bisogno di fare sesso con qualcuno, così decisi di andare a trovare Matteo. Avevo avuto qualche dubbio su di lui fin da quando ero andato a trovarlo ...
    ... con Davide a Pasqua. Subito dopo aveva smsso di uscire col nostro gruppo e nessuno sapeva il perché. Ero quasi sicuro che c’era qualche mistero ed una mattina, in cui ero sicuro che c’era, mi presentai a casa sua. Fu un po’ sorpreso nel vedermi ma mi invitò ad entrare. Mentre eravamo seduti in soggiorno a chiacchierare, lo guardai meglio. Matteo era uno di quei ragazzi con capelli neri ed occhi scuri, molto ben fatto ma non molto muscoloso. Quella mattina indossava pantaloni della tuta neri, come me, ed una maglietta bianca. Era fottutamente figo.
    
    Dopo circa cinque minuti, mentre la conversazione languiva, decisi di scoprire perché non usciva più con noi. Quando glielo chiesi uscì con un sacco di stronzate, tipo che doveva stare molto con un suo cugino. Lui non aveva mai parlato di un cugino ne a me, ne a nessun altro. Capii che stava mentendo.
    
    “Non dire cazzate, Matteo. Dimmi la verità. È per quello che è accaduto quando Davide ed io siamo stati qui a Pasqua?”
    
    Lui cominciò ad essere veramente imbarazzato.
    
    “No... no... non è quello.”
    
    “Sì, è così, Matteo. Vidi che ti era diventato duro mentre stavi raccontando a Davide che bravo segaiolo sei.”
    
    “È… no, non é… ma non è così.” Era completamente confuso.
    
    “Dai, Matteo, dimmi la verità. Scommetto che volevi vedere quanto era lungo il cazzo di Davide quando aveva un’erezione ma hai avuto paura.” Dissi per scherzo ma mentre parlavo diedi una stretta al mio uccello e vidi che Matteo stava dando una bella occhiata a ...
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