Giretto in barca a vela. 6 di 8 - i bagni in alto mare
Data: 27/11/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: solo-mare, Fonte: Annunci69
GIRETTO IN BARCA A VELA. 6 di 8 - i bagni in alto mare
Tutto quanto raccontato in precedenza sul capitolo 5 avveniva mentre la barca navigava a vela solo con il fiocco in una rotta verso sud ovest. La terra quasi non si vedeva più. Saremmo stati ad almeno 6 miglia dalla costa, il profondimetro segnava più di 100 metri di profondità.
Inverti la rotta giacché per arrivare a terra ci sarebbero volute almeno 2 ore, il vento era leggero e con una sola vela non riusciva a fare più di 3 nodi (3 miglia nautiche l’ora circa – il miglio circa 1,9 km).
Eravamo tutti stanchi, sudati, con liquidi seminali e vaginali addosso.
Tornammo tutti nel pozzetto, sole cominciava a picchiare forte, aprimmo il bimini top da barca (l’ombrellone della barca) per mettere in ombra il pozzetto dove ci trovavamo ora .
Preparai un cocktail analcolico ghiacciato a base di sweppes- succo d’arancia, menta e poco martini per calmare anche l’arsura che ci aveva colpito tutti e tre dopo i giochi.
Nessuno si era rivestito, e si girava in costume adamitico come se quello fosse stato sempre il nostro abito.
Proposi mentre ci avvicinavamo lentamente a terra di fare un bagno in alto mare, il vento stava calando il mare era in pratica piatto, a 6 miglia dalla terra con più di 100 metri di profondità l’acqua è pulitissima e trasparentissima.
Eva e Marco furono entusiasti della proposta e presero i loro teli mare che avevano lasciato sui materassini e li portarono nel pozzetto stendendoli sopra i ...
... cuscini delle panche per quando sarebbero usciti dall’acqua.
Iniziai la manovra per fare il bagni, portai la prua al vento e chiesi a Marco di cazzare la cima dell’avvolgifiocco.
Marco non ci riusciva, non comprendeva che doveva cazzare la cima con più forza, ma anche io dovevo tenere la prua della barca più precisa nelle direzione contraria al vento cosi che il fiocco sforzasse poco nell’avvolgersi. La colpa di tale imprecisione era tutta di Eva che sulla panca aveva iniziato a toccarsi per far passare l’attesa e il mio occhio e quello del compagno era sempre su di lei.
Avvolto il genova ripresi la rotta verso terra senza vela spinto dalla lieve termica che portava verso terra che spingeva di fatto la barca di poppa, molto lentamente praticamente alla deriva.
Apri i passaggi verso la spiaggina (un piccolo prendisole a poppa quasi a livello del mare) feci cadere in mare la scaletta per risalire in barca, assicurai un grosso parabordo ad un lunga e grossa cima e lo buttai in mare quale sicurezza per la coppia che si doveva buttare in mare.
Fatto tutto ciò invitai i miei ospiti a tuffarsi in mare ricordando loro che la barca non era ferma e che appena in acqua dovevano afferrare la cima di sicurezza e se lascita stare sempre a due bracciate a nuoto da essa.
Ambedue i miei compagni di giornata erano dei buoni nuotatori, Marco fece un tuffo in avanti infilandosi in mare come un coltello caldo nel burro e si affrettò a prendere la cima di sicurezza poi invito Eva ...