1. Prigionia, Capitolo 7


    Data: 16/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Dark, Fonte: RaccontiMilu

    Krozan era legato, immobile su un altare, i muscoli tesi dalla paura, gli occhi bendati, tappi alle orecchie. Prima di iniziare ad urlare sentì solo una fredda lama che gli tagliava la pelle ed una sensazione come di qualche forza che ricucisse sopra ai tagli la pelle. E poi un dolore lancinante, come se i muscoli al di sotto non venissero ricuciti.
    
    Thorgul aveva preparato tutto. Aveva preso ciò di cui aveva bisogno e aveva tenuto il suo apprendista al suo fianco, come a rassicurarlo che era indispensabile e che non lo avrebbe punito come quei “plebei”. Quel piccolo mago non aveva ancora capito la malizia dell’elfo nero. Non era facile leggere le emozioni dei drow, le loro sfaccettature e i loro modi di agire e pensare. Thorgul sorrise compiaciuto, si sarebbe sbarazzato presto di quella nullità per tornare poi a fare ciò che era per lui importante.
    
    “Sai, devo dire che non sei il più brillante degli apprendisti che io abbia avuto” Iniziò Torghul per poi guardare in faccia quel povero mago inesperto. Il giovane mago sbiancò, pensava di averla fatta franca, non sapeva a cosa stava per andare incontro.
    
    “Ho detto che ti avrei punito, pensavi non lo avrei fatto?!” E detta questa frase si mise in posizione da duello. Non era una posizione come nelle arti marziali, era bensì una sorta di posizione rituale simile a quella dei monaci, in modo tale che il corpo fosse pronto a compiere qualsiasi movimento per poter lanciare un incantesimo o utilizzare un oggetto ...
    ... magico.
    
    L’apprendista copiò il Maestro. In questo fu rapido. Era il suo primo duello magico, e stava per affrontare uno dei maghi più potenti della città, e probabilmente quello che aveva più esperienza nei duelli e nei combattimenti di ogni tipo.
    
    Torghul sapeva che il suo apprendista non avrebbe iniziato con un offensiva. Ma si sarebbe difeso, così lui stesso fece la stessa cosa. Ma la fece molto meglio. Aveva armi e difese più potenti.
    
    Lanciati i primi incantesimi i due maghi si guardarono in silenzio. Torghul con estrema lentezza disse:”Se riesci a penetrare la barriera hai vinto. Se non ci riesci…” E qui ghignò compiaciuto.
    
    I sucessivi due minuti furono un flebile tentativo da parte di un mago con troppa poca esperienza, di incanalare tutto il suo potenziale offensivo contro una barriera invisibile che proteggeva l’elfo nero. Ci furono fiamme, acido, mostri, urla…Di tutto si infranse contro la barriera di Torghul. Ma nulla la penetrò.
    
    “Hai fallito.
    
    Ora…
    
    Ora tocca a me.”
    
    Torghul mosse una mano verso l’apprendista, un fascio di luce lo colpì dal basso verso l’alto facendolo atterrare carponi. Con un movimento fluido ruotò poi le mani davanti al petto, stese il braccio destro e abbassò il braccio all’altezza dell’ombelico. Stesa completamente la mano apparì un mano argentea sotto al giovane ragazzo, che ancora non aveva capito cosa fosse successo. La mano poi iniziò a muoversi seguendo quella del mago, che alzatala mimò il gesto di afferrare qualcosa nel nulla.
    
    Il ...
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