1. Rapito dai nomadi del deserto


    Data: 26/11/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Kid Napped, Fonte: EroticiRacconti

    Avevo lavorato per molti mesi senza prendere ferie e mi sentivo molto stanco. Decisi così di fare una meritata pausa per tre settimane e partii. Volevo rilassarmi e vedere il deserto, che in molti mi avevano detto avere un fascino particolare, misterioso.
    
    Atterrai a Dakar, in Senegal, e dopo i primi giorni in cui pensai solo a mangiare, bere e rilassarmi nella piscina dell’albergo, ammirando tante ragazze formose, senza però prendere alcuna iniziativa, mi recai in un’agenzia di viaggi che organizzava anche escursioni nel deserto.
    
    Il prezzo era conveniente quindi accettai subito. La partenza era per le 5 della mattina del giorno seguente. Ricordo che ero elettrizzato all’idea di vedere finalmente il deserto. Non potevo immaginare cosa mi stava aspettando tra le dune del deserto…
    
    Feci fatica ad addormentarmi. Credo erano le due quando crollai. La sveglia alle 4 fu traumatica, ma mi sforzai di alzarmi. Pensai che avrei dormito sulla corriera che mi avrebbe portato a vedere il deserto, infatti era in programma un viaggio di 5 ore.
    
    Mi recai alla fermata della corriera. C’ero solo io. La corriera fu puntualissima. Salii su quel mezzo scassato mostrando all’autista la mia ricevuta di viaggio. Quello non disse niente e fece chiudere le porte dietro di me. Io mi andai a sedere in fondo dove avrei recuperato le ore di sonno.
    
    Dormii malissimo, ma dormii. Ogni tanto mi svegliavo e vedevo paesaggi meravigliosi nella luce dell’alba africana.
    
    Quando mi svegliai, più ...
    ... tardi, erano quasi le 9, ormai era giorno fatto, e oltre a me sulla corriera c’erano tre o quattro pastori, credo. Uno portava una capretta. Fuori, dai finestrini, vedevo finalmente il deserto. Una luce accecante. Uno spettacolo indescrivibile.
    
    Preso com’ero dallo spettacolo, quando l’autista fermò la corriera e dicendo “ Mister! Mister! Tua fermata ! deserto! “ io come in trance mi alzai di scatto, presi il mio zaino, scesi di corsa, lo ringraziai e mi misi lo zaino sulle spalle, mentre la corriera ripartiva, alzando una nuvola di sabbia.
    
    Quando la nuvola di sabbia si dissolse, la corriera non si vedeva più, sparita dietro una duna, e io nel silenzio del deserto realizzai che ero solo. Ma… non c’è una guida ad aspettarmi? Perché sono sceso così di corsa? O cacchio… e adesso?
    
    Avevo con me quattro litri d’acqua, protezione solare, il cappello… non temevo di morire , ma avevo la netta sensazione di essermi cacciato in un pasticcio. Cacchio… forse è meglio tornare indietro… a piedi! Ma, in quale direzione? La corriera era proseguita, quindi forse dovevo andare nella direzione contraria. Mi misi l’anima in pace e mi incamminai. Anche così avrei potuto ammirare il deserto. E avrei avuto una storia divertente da raccontare.
    
    Cinque ore dopo, non pensavo che la situazione fosse così divertente. Avevo bevuto quasi tutta l’acqua. Credo fosse l’una o le due del pomeriggio, il momento più caldo.
    
    Verso sera, l’acqua era finita, credo di aver camminato una ventina di chilometri. ...
«1234»