La mia prima volta
Data: 24/11/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Elisabetta Grandi, Fonte: EroticiRacconti
... dita, prima uno e poi l'altro, e poi li faceva sparire nella sua bocca, mi piaceva quello che mi stava facendo, anche se lo odiavo per il modo in cui lo stava facendo, o forse no, semplicemente odiavo il mio imbarazzo, la mia incapacità di lasciarmi andare, il mio essere ancora bambina, una bambina, nuda di fronte a lui, lui che nel frattempo aveva fatto sparire anche i pantaloni della mia tutona rossa da zitella; ed eccole le mutandine di pizzo color carne, la mia ultima difesa di fronte al diventare una donna sotto tutti i punti di vista. Si inginocchiò di fronte a me...con le dita allargò l'elastico delle mutandine e me le tirò giù, sfilandomele poi da sotto le gambe. Il mio sesso nudo ed il suo viso davanti, la mia foresta, perché davvero a quel tempo tale era, una foresta nera e incolta...tremavo, temevo si sarebbe accorto di quanto mi ero bagnata...ricordo perfettamente che tirò fuori la lingua e avvicinò il viso alla foresta...quando sentii la sua lingua sul mio clitoride urlai a bassa voce, dopo minuti e minuti di silenzio reciproco un piccolo urlo...le mie braccia improvvisamente si rianimarono e poggiai le mani dietro alla sua testa, accarezzandogli i capelli. La sua lingua entrava, sempre più in profondità, sentivo che non avevo più alcun tipo di controllo su di me...ero arrabbiata, perché stava assaggiando il mio sapore, la mia parte più intima, la sua lingua si muoveva velocissima, entrava ed usciva e quando usciva cercava di penetrarmi con il naso, forse per ...
... sentire ogni mio profumo...improvvisamente si alzò nuovamente in piedi, si tirò giù prima i pantaloni e poi le mutande...ecco il suo uccello, mai ne avevo visto uno, dal vero intendo...era strano, non era dritto, era curvo, ma grande, e ciccio, non bello direi oggi che un po' più di esperienza ce l'ho, però sicuramente il più grande che abbia mai toccato...perché lo stavo per toccare, per la prima volta nella mia vita, stavo per toccare un uccello. Lo fissai per qualche secondo...e qualcosa repentinamente cambiò dentro di me, come quando azionando un interruttore si accende una lampadina. Improvvisamente mi venne una gran
SB i miei racconti, [06/01/21, 14:22]
voglia di possederlo, lo volevo far mio, in quel momento sentii che quel pene curvo e grosso mi apparteneva...le mie braccia smisero improvvisamente di star a penzoloni e si animaromo, eccome se si animarono! con le mani gli agguantai il cazzo, lo accarezzai, lo strinsi, dalla base alla punta, e mentre gli stringevo l'uccello la mia lingua rispose (finalmente) alle sollecitazioni della sua e ci scambiammo il primo bacio vero, reciproco, passionale ora dico. Mentre ci baciavamo la punta del suo pene si perdeva nella mia foresta, strisciava sui miei peli e sentivo che gli diventava ancora più duro...non so quanto durò quel bacio, so che per un tempo indeterminato la mia lingua perlustrò ogni angolo della sua bocca...e so anche che senza smettere di baciarlo mi ritrovai distesa a terra, nella cucina della mia casetta tra ...