1. Vita da milf


    Data: 22/11/2023, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... quella che era la mia passione per il cazzo, per cui doveva amarmi così come ero, senza condizionamenti di sorta e, semmai, assecondandomi in quella che per me aveva assunto la fisionomia della perversione.
    
    Devo dire che, in questo, non trovai ostilità da parte sua, perché mi rispose con una frase che è rimasta stampata nella mia mente:
    
    "Amore mio, ti ho sposato con la consapevolezza di dover vestire i panni del "cornuto", perché ti sapevo "puttana" e, per me che ti amo, questo non è un demerito, bensì un motivo aggiunto per esser fiero di te; intendo condividerti con chi e quando vorrai, ma, per favore, non rendermi "cornuto" di nascosto".
    
    In pratica, quella, per noi, fu l'intesa su cui avrebbe trovato fondamento la nostra complicità, sia fuori che sotto le coltri del nostro talamo nuziale.
    
    Ormai ero professoressa di Matematica/Fisica in un Liceo Classico e, memore di quando, in passato, ero io a trovarmi in quei banchi di fronte alla cattedra, guardavo i miei allievi e ne studiavo gli interessi cercando di carpire qualche loro emozione.
    
    Essi mi dimostravano stima ed affettuosità, sia maschi che femmine, perché ero molto generosa con loro: a volte, quando chiamavo qualcuno/a alla lavagna per interrogazioni, non risparmiavo accavallamenti di cosce, tali da lasciare di stucco il/la fortunato/a di turno.
    
    Dopo di che, vuoi passando tra i banchi o nei corridoi alla fine delle lezioni, cercavo di udire quelli che potevano essere i loro commenti sulla mia ...
    ... performance e, quando riuscivo a sentire qualcosa, le espressioni che usavano erano di estrema lode ed eccitazione per le mie grazie.
    
    Ovvio, quindi, che ne fossi lusingata e chissà che quella provocata eccitazione, non trovasse soddisfazione fra gli stessi compagni/e, come mi dilettavo a fare io, ai miei tempi.
    
    A sera, a letto con mio marito, riferivo di quelle esibizioni, di quanto mi piaceva provocare le più disparate sensazioni nei ragazzi, ed egli, "porco" non meno di me, una volta osò suggerirmi di presentarmi in classe senza mutande, così da poter far intravedere il pelo della figa.
    
    Per vero con gli studenti non sono mai arrivata a tanto, ma il suggerimento lo applicai con un collega, in occasione dei consigli di classe.
    
    Quel collega, professore di Storia/Filosofia, mi aveva intrigato dal primo momento che l'avevo visto, anche perché si era da subito mostrato garbato e gentile nei miei confronti: era chiaro che anch'io non gli ero indifferente.
    
    Un giorno, secondo il suggerimento di mio marito, non indossai le mutandine e, durante il consiglio, andai a sedermi proprio di fronte a lui.
    
    Era una giornata molto calda, che giustificava in toto la mia "mise", costituita da un vestitino leggero, senza calze e piedini nudi, ben curati, in sabot aperti.
    
    Avevo notato che già quei piedini lo stavano eccitando oltremodo, ma volli essere ancor più audace, facendolo sbalordire. Cominciai ad accavallare e scavallare le gambe, con visuale a sua completa portata, finché, con ...