Vita da milf
Data: 22/11/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69
... per la brama, e che, immediatamente, prendevano a baciarvi, leccarvi, succhiarvi";
lo sguardo, procedendo inesorabilmente nella sua ricerca, si posa sul Monte di Venere, dove una serica peluria, nasconde alla vista lo "scrigno d'amore", cui ogni maschio anela e per esso farebbe follie; lì, la considerazione affiorata alla mente, è stata di tenore diverso dalle precedenti: "Tu, mia dolce e terribile strega, quella che mi ha trasmesso voglie e piaceri infiniti, tu, mia vagina, sei quella che, prima fra tutti, proprio non hai diritto di lamentarti, perché, per venire incontro alla tua voracità, me lo son tolto dalla bocca".
Effettivamente, non vi era lembo di pelle del mio corpo che non fosse stato percorso da mani, bocche, lingue, al fine di inebriarsi dei loro odori o assaporarne gli umori; insomma, dal punto di vista sessuale, sono sempre stata molto, ma molto, esuberante.
Fin da ragazza, nonostante avessi ricevuto un'educazione piuttosto restrittiva nei confronti del sesso, in base al credo religioso che lo considerava la tentazione del "diavolo", cominciai ad avere fantasie sessuali alquanto spinte.
A casa, nella camera con me, dormiva mia sorella, con la quale, spesso, mi abbandonavo a masturbazioni che le migliori attrici porno mi avrebbero invidiato: ci masturbavamo, con le cosce oscenamente aperte, guardandoci l'un l'altra; sostituivamo la mano, la mia a lei e la sua a me; ci guardavamo le fighe e le vedevamo inumidirsi ed emettere umori, che ci ...
... impiastricciavano le mani; nei momenti clou di quei godimenti, giungevamo anche a limonarci come assatanate.
Ricordo che insieme, al mare, civettavamo per provocare questo o quello.
Quando, poi, approdai al liceo, i ragazzi divennero tutti mie prede: non lesinavo "limonate", seghe e pompini. Insomma, per quanto ero seria e brava nello studio, di pari passo riuscii a sputtanarmi, finché, una volta, con mia sorella, andammo in discoteca.
In quell'occasione ci facemmo rimorchiare da due bei ragazzi che, poi, ci scoparono assieme, nella stessa macchia: fu allora che persi la verginità.
Poi cominciai una relazione con un compagno di classe, con cui scopavo alla grande, in ogni occasione possibile.
Una volta, in gita scolastica al fiume, mi feci fotografare completamente nuda da quel compagno e, sono certa, che quelle foto fecero il giro dell'intero istituto.
Cosa volete, per me il cazzo era come una droga; proprio non ne potevo far a meno: o in mano, o in bocca e, finalmente, anche in figa, dove e quando possibile, ospitavo qualcuno, senza mai perderne nessuno.
All'ultimo anno di liceo, arrivò, nella mia stessa classe, proveniente da altra città, quello che sarebbe diventato mio marito.
Era molto carino, mi piaceva e, presto, venne a conoscenza che ero molto "monella"; la cosa, però, non lo frenò per niente nelle sue avances; si innamorò di me, mi disse poi, proprio perché ero una "troietta".
Ci sposammo e dal primo momento, molto sinceramente, volli manifestargli ...