Sindacalista
Data: 19/11/2023,
Categorie:
Lesbo
Autore: kracos, Fonte: xHamster
... dire nulla. Ella prosegue “Qui ti devi sentire a casa tua, senza pudori né remore, siamo tutte socievoli, loquaci e... ehmmm… viziosette”.
Si diffonde una risatina tenue tra le presenti. Luisa alza il tono della voce “Per cui bando alle ciance e cin cin. Benvenuta!”. Si alzano i calici per il brindisi.
Dopo aver sorseggiato lo spumante torno a chiacchierare allegramente con le altre socie rivestendomi disordinatamente. Nel mentre che mi sto infilando i sandali arriva Ludovica. Bene ho fatto colpo.
Mi saluta raccogliendo le mutandine che devo ancora infilarmi. Le fa roteare tra le dita, quindi le annusa e se le infila in mezzo alle poppe. La sua voce è molto calma e suadente “Ciao, mi chiamo Ludovica, ti va di venire di là nel salottino con me? Sei carina, mi piacerebbe conoscerti meglio. Ah il tuo grazioso tanga lo tengo come ricordo in ogni caso se non ti spiace”. Faccio un cenno di assenso e mi lascio condurre per mano.
Si parlotta del più e del meno per una decina di minuti. Devo ammettere che mi sta anche simpatica, non ostenta spocchia, anzi, parla di argomenti piacevoli intervallati da molte battute.
Ma i suoi occhi languono di piacere, mi vuole. Lentamente mi accarezza i capelli avvicinando le sue labbra alle mie. Il bacio è leggero, il tocco è morbido, le lingue in una danza conturbante si intrecciano. Vengo di nuovo rapita dal profumo afrodisiaco che emana, mi scioglie la tensione. Le cingo pure io il collo per farmela meglio, premo le labbra alle ...
... sue. Eccola infilare la mano tra le mie nude cosce e palparmi la prugnetta ancora umida da poco fa. Le apro per agevolarla nel movimento. Mi ha appena infilato un dito all’interno, gemo. Lo gira facendomi salire il piacere. Mi rispoglio e mi distendo sulla poltroncina a gambe spalancate. Mi tocco l’interno coscia andandomi a sfiorare la peluria. Lei si posiziona a gattoni ed inizia a leccarmela. Mi tiene aperte le grandi labbra e si lavora tutto il perimetro della pesca. Mi stacca il clitoride con delle boccate gonfiandomelo a dismisura. Mugugno premendole la testa sopra.
Dal mio fianco giungono altri gridolini e frase sconce. Penso vi sia un’orgia collettiva di troie assatanate di passera. Il problema è che sto godendo pure io come una troia assatanata di passera e mi piace un casino.
La denudo pure io. Che belle tette, una quarantenne con due bocce così tonde, così sode. Le premo i capezzoli con i pollici e li roteo. Si inturgidiscono, scendo a leccarli. Ha ancora i miei slip, se li prende strusciandoli sul naso, mi passa i suoi ed imito il gesto. Si alza in piedi e mi sbatte la patonza davanti agli occhi, appoggia un tacco sul bracciolo della poltrona e mi spinge il volto dritto nel suo pelo moro. Ha una fica molto pelosa ma ben curata. Quella tappezzeria solletica i miei istinti. È talmente bagnata da sembrare un rubinetto che perde. Ho la bocca talmente inondata del suo nettare che fatico a leccare.
Si gira posizionandosi a 90° e mettendomi in mostra il culo e il ...