Sindacalista
Data: 19/11/2023,
Categorie:
Lesbo
Autore: kracos, Fonte: xHamster
... pare zitella, nonché arrogante e presuntuosa. Avrà circa quarant’anni. Si veste sempre con rigore impeccabile, mai un qualcosa di fuori posto. Anelli e gioielli la ricoprono ovunque.
Ha già fatto intendere alle prime scaramucce con i miei colleghi che non vi sono spiragli di dialogo. Ma si sa che è tutto un gioco a cui sottostare, uno scambio di cortesie al veleno improntato all’obbiettivo di trovare una soluzione congiunta.
Per me è una questione personale ed una sfida. Devo solo individuare il modo per scardinare quella corazza, ma l’occasione sembra non tardare.
Ed infatti, un sabato sera, mentre vago in città con degli amici, vedo casualmente in lontananza Ludovica tutta agghindata dirigersi a spasso svelto all’interno di un vicoletto. Non l’avrei riconosciuta se non fossi stata attratta dalla fila di braccialetti sul polso, che alcuni operai mi hanno descritto più volte per il noioso tintinnio che produce.
Mi stacco dagli altri con una scusa e mi lancio all’inseguimento. Sbircio dall’angolo e noto che suona ad una campanello.
Dice qualcosa al citofono ed entra all’interno dell’edificio. Mi avvicino pian piano e scorgo sulla parete una targa con scritto “Club pour madamoiselle”.
Una volta a casa faccio una breve ricerca su internet e scopro trattasi alla fin fine di un ritrovo lesbo. Formalmente si presenta come un club privato di incontri per eventi, rappresentazioni o presentazioni legate al mondo saffico, ma secondo me, è in realtà un club privè per ...
... leccapassere.
E quindi, hai capito la nostra troia del personale? Le piace la fica, altro che zitella.
In quattro e quattro otto architetto un piano che, se dovesse funzionare, salverebbe quei poveri lavoratori e la mia famiglia.
Mi considero etero, anche se, a onor del vero, da ragazza qualche porcata l’ho fatta pure io. Ricordo che all’università ho avuto, in un paio di ammucchiate di gruppo (mi piaceva il multicazzo lo ammetto), l’occasione per farmi una mia pari corso e assaggiarle il monte di venere. Non mi è dispiaciuto, anzi, però ora sarei un po’ fuori forma ed, insomma, non so se avrei il coraggio di farmi una donna ancora.
Ad ogni modo, mai come in questo caso il fine giustifica i mezzi, per cui, presa una dose di coraggio ed all’insaputa di mio marito, mi iscrivo al club.
La sera stessa vengo accolta tra le socie, tutte donne, molte over anta, ma anche qualche giovincella. Il posto è intimo con luci soffuse e musica delicata di sottofondo. L’abito elegante è d’obbligo per regolamento, non vi sono donne maschiaccio, ma tutte signore e signorine vestite con classe, che parlano a modo ed a bassa voce.
Mi sembra di non sfigurare. La mia età, trentatré anni, è ampiamente nella media ed il mio abito nero da sera con vistoso décolleté sulla terza di seno attira sguardi più o meno discreti. Il mio fisico non è certamente da pin up, spicca qualche chiletto di troppo e le mie chiappe sono un po’ rotondeggianti, pare però non essere così negativo tutto ciò, ...