1. Tua… (Capitolo 1)


    Data: 18/11/2023, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    Che palle, che palle che palle. Questoè il mese dell’anno che di norma amo di più, ma quest’anno lo sto odiando. Come si fa a chiedere ad uno, che giàè in trasferta, di farsi le settimane più calde dell’anno in città perchè il cliente mette le riunioni più importanti nei giorni più assurdi? Per fortuna che almeno i loro uffici sono belli e hanno un impianto di aria condizionata cheè una favola. I loro uffici, però! Non la metro. Mi sembro un ghiacciolo al sole. Mi sto sciogliendo. Senza contare l’acre e poco simpatico odore di sudore che invade la carrozza, il via vai di gente, la calc…hey, ma ciao bel culo! E tu da dove spunti? Mentre cerco di reggermi durante la discesa e salita ad una delle fermate, vedo una moretta entrare sulla metro. Una moretta con un fondoschiena che pare disegnato. Forse Manara si sarà ispirato a lei per i propri disegni, perchè quel lato B, da solo, ha una carica erotica da far impazzire. Cercando di non farmi notare troppo e di non fissarlo di continuo, mi metto in posizione adatta per continuare a gustarmi la visione. Lei, la moretta, mi rivolge le spalle. Siè messa poco distante da me. La distanza giusta per non dover abbassare la testa per fissarle il culo. Indossa degli shorts abbastanza aderenti. Dalla forma che prendono, credo che l’intimo sia un bel perizoma. Abbastanza striminzito, per giunta. Mi rendo conto che nei pantaloni il cazzo inizia a svegliarsi e cerco di mantenere la calma. Chissà dove scenderà. Noto che ha una borsa vicino ai ...
    ... piedi. Non so se la tenesse in mano quandoè salita. Non ci ho fatto caso, ero troppo preso dal suo bel culo. Credo sia la borsa di una palestra, e questo giustificherebbe quel fisico stupendo che ha. Intanto sono già passate due altre fermate, e lei nonè scesa. Il resto della gente, però, si. Finalmente si respira un po’. La fortuna di avere l’albergo vicino alla sede aziendale comporta anche questo: stando un po’ lontani dal centro, le ultime fermate di metro non sono super affollate. Significa che la mattina non devo fare le corse, almeno! Ed ora ho anche la fortuna di poter rimanere in metro con questa deliziosa moretta. La vedo mettersi seduta. Si sono liberati molti posti e quindi ne ha approfittato. Resto qualche istante ancora in piedi, valuto quali sono le mie opzioni. E la osservo.É bellissima, cazzo. Capelli scuri, lisci, che le cadono addosso in maniera sensuale. Ha un seno che sembra essere allo stesso livello del culo: divino! La maglietta che indossaè leggera, un po’ scollata, ma il reggiseno non mi fa capire la reale natura di quelle tette. Peccato.
    
    Cercando di avere una espressione il più casuale possibile mi dirigo verso il posto di fronte a lei e mi metto seduto. Guardo l’orologio, facendo finta di essere impaziente, e sbuffo, prendendo il colletto della camicia e sventolandolo. Incontro lo sguardo di lei. Sorride.É uno sguardo di compassione. E soprattuttoè il mio momento! “Non si affronta. Dovrebbero vietare le trasferte lavorative con questo caldo. E ...
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