1. Su mia madre – capitolo 3


    Data: 17/11/2023, Categorie: Incesti Autore: giorgioca, Fonte: RaccontiMilu

    ... scopare…”
    
    Le strappai letteralmente le mutandine e il mio cazzo e la figa entrarono in contatto, dopo due colpi di assestamento entrai fino alla radice dentro la sua figa. Avevo un cazzo abbastanza lungo, sui 20 centimentri circa. Lei gridò soffocatamente di piacere.
    
    E-“Giorgio, la tua mamma ti ha fatto proprio un bel cazzo…oh…” G-“Si mamma e ora è tutto per te”
    
    La afferrai dai fianchi in maniera violenta e iniziai a cavalcarla con ferocia. Lei iniziò a godere come una vera troia.
    
    E-“Porco che non sei altro…oh… era questo che volevi…ah… fotterti quella troia di tua madre…?” G-“Si mamma…ah…si, si sei una vera troia… sei una vera puttana…” E-“Questo deve rimanere…ah… il nostro segreto…oh… e potremmo farlo ancora” G-“Zitta… voglio scoparti!”
    
    Continuava a cavalcarmi e ora sembrava volere prendere il controllo della situazione. Si fermò improvvisamente, abbassò la leva del sedile facendomi distendere afferrandomi le braccia al fine di bloccarle. Mi disse di spogliarla completamente. Si avvicinò con il viso sul mio baciandomi continuando a scopare. Iniziai a darle schiaffi nel culo aumentando il ritmo della scopata. Una delle sue tette sbatteva ritmicamente nel mio petto mentre le leccavo e mordevo l’altra. Iniziavo a sentire l’esigenza di venire.
    
    G-“Mamma ho sempre sognato di fotterti così” ...
    ... E-“Amore la tua mamma ora è tutta tua fottila per bene!” G-“oh… voglio venirti dentro!” E-“Amore…oh…vieni, vieni adessooo!”
    
    Scoppiai dentro di lei ripetutamente gridando e lei fece lo stesso. Ero entusiasta e soddisfatto mentre sentivo lo sperma colarle dalla figa. Mi abbracciò baciandomi avidamente. Dopo un paio di minuti di silenzio e di sorrisi si alzò riprese il posto al lato passeggero iniziando a ricomporsi. La osservavo ammirandola, era una vera vacca da combattimento e mi aveva fatto godere come un porco. Finalmente ero riuscito ad esaudire il mio sogno più estremo. Di colpo sentimmo a pochi metri da noi una macchina accendere il motore e di fretta e furia partire. Non ci eravamo accorti di nulla. Imboccata la strada per il ritorno pensammo che qualche guardone occasionale si fosse segato vedendoci scopare. Tornati a casa, mi feci una doccia veloce e andai ad aspettarla nel suo letto. Mi raggiunse con una vestaglia decisamente provocante distendendosi accanto a me. Parlammo in maniera complice di quello che era successo e dopo un lungo pompino ingoiò le ultime gocce di sperma rimaste dandomi la buonanotte. Poco dopo il sonno sopraggiunse con lei poggiata nel mio petto con il viso rivolto verso il mio cazzo decisamente soddisfatto.
    
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