Vacanze in toscana 1. giornata al mare
Data: 14/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: svuotocazzi, Fonte: Annunci69
... sul collo, giro un po’ la testa e subito mi bacia con decisione. Il suo bel cazzo scivola alla perfezione dentro il mio buco, regalandomi sensazioni di profondo godimento. Lui si stacca dalla mia bocca, ha il respiro affannato e, ansimando, mi lancia vari insulti che eccitano sia me che lui fin quasi al limite.
La monta prosegue instancabile per un buon quarto d’ora e, dato il caldo della giornata, siamo entrambi in un bagno di sudore che però non ferma la corsa della sua mazza nel mio budello. La sento anzi ingrossarsi ancora di più.
“Dai che ci sono, puttana! La vuoi nel culo?”, mi grida.
“Sìsì, non uscire! Riempimi!”.
È quello che voleva sentirsi dire e subito sento prorompere dentro di me gli schizzi caldi della sua sborra. Lui manifesta il suo orgasmo con urla profondi che riecheggiano nell’aria, fino a quando non ferma del tutto la sua corsa dentro di me. Si appoggia stremato alla mia schiena e mi ringrazia della scopata.
Appena si solleva un po’, lo faccio uscire, mi giro rapido e mi accuccio a pulirgli il cazzo, ancora barzotto. Dopo qualche leccata, una mano si appoggia sulla mia spalla e mi fa girare. Mi ritrovo davanti agli occhi il pisello del sardo, nuovamente in piena erezione. Anche lui è rimasto a osservare la mia scopata col suo amico e ora è di nuovo il suo turno.
“Leccalo piano e solleva il culo” mi dice.
Faccio come vuole e subito porta due dita al mio buco, facendole entrare dentro di me, facilitate dalla dilatazione e dalla sborra ...
... che sento colarmi lungo le gambe. Continua così per un po’, aggiungendo anche un terzo dito. Il suo cazzo è, se possibile, ancora più duro di prima, ma questa volta durerà di sicuro più a lungo.
“Vieni, piegati contro il muro” fa, facendomi alzare e riportandomi contro la parete della doccia, che è rimasta accesa. Mi sistemo a pecora, mettendo in bella mostra il sedere, mentre il getto d’acqua mi colpisce la schiena e un piacevole rivolo mi scorre sul buco e più giù, lungo le gambe. Mi giro e vedo il sardo che si sputa sul cazzo, fa ancora due passi verso di me e mi entra dentro in un colpo solo, dandomi della puttana.
“Sì, sfondami il culo! Sono una troia che ha bisogno di cazzi!” gli faccio, gemendo e fissandolo negli occhi.
Queste parole lo accendono e, col suo solito sorrisetto stampato in faccia, prende a martellarmi il culo col suo cazzone largo. Entra a meraviglia e, assieme all’acqua, sento grumi caldi scendermi lungo le gambe: è la sborra del toscano che sta uscendo dal mio corpo. Mi porto due dita al buco e cerco di raccoglierne un po’ per assaggiarne il sapore. Il sardo capisce perfettamente cosa sto facendo: “Tranquillo, te ne do io dell’altra dopo!”.
“Oh, hai visto quanto è puttana?” gli chiede il toscano.
“Non ce n’era mai capitato uno così” ribatte l’amico, facendomi capire che è una loro abitudine scoparsi assieme delle puttanelle vogliose quando hanno voglia di svuotarsi i coglioni. Insomma, la casa non è l’unica cosa che condividono.
“Non ...