Vacanze in toscana 1. giornata al mare
Data: 14/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: svuotocazzi, Fonte: Annunci69
Qualche giorno di vacanza in Toscana è quello che ci vuole per riposarsi appieno. Ho scelto di dormire a Volterra e poi spostarmi a visitare qualche altro centro nei dintorni. Su suggerimento di alcuni amici, ho prenotato una stanza in un albergo poco fuori città, facile da raggiungere e dotato di una grande piscina, necessaria dato il caldo che si prevede. Parto presto da casa: ho infatti deciso di passare la prima giornata sulla costa toscana. Niente Versilia o località troppo movimentate. Ho preferito Marina di Cecina, di solito non piena di turisti e a un’oretta scarsa dalla mia destinazione finale.
In tarda mattinata sono già sdraiato al sole. Non c’è molta gente: è vero che è luglio, ma di giovedì è normale non ci sia il pienone. Alterno bagni in mare con brevi pisolini sull’asciugamano. Verso le due la spiaggia si è davvero svuotata e anche le famiglie che avevo attorno se ne sono andate a pranzo a casa. Io resto sdraiato ancora un po’, poi il suono di un’email sul telefono mi riporta alla realtà. Prendo il cellulare e leggo quanto mi è arrivato. Rispondo a qualche messaggio e apro Grindr per dare un’occhiata ai dintorni.
Non che ci sia troppa gente, ma sembra che qualcuno si trovi a meno di cento metri da me, anche se adesso non è più online.
“Ciao, anche tu in spiaggia?” gli scrivo e rimetto il cellulare nei pantaloncini.
Torno a sdraiarmi e mi lascio cullare dal rumore delle onde. Passa qualche minuto e dal telefono arriva il suono di una notifica. Sarà ...
... mica il tipo che mi ha risposto? Controllo e in effetti è proprio lui.
“Sì, sono qui sdraiato al sole” e mi allega la posizione. È un po’ più in giù di me, ma comunque vicino. Chattiamo un po’ e ci scambiamo qualche foto. È un ragazzo di 25 anni, magro di fisico e con un grosso tatuaggio sul petto. Sembra abbia parecchia voglia da sfogare, dai commenti che ha riservato alle immagini del mio culo.
“E tu non mi fai vedere cosa nascondi là sotto?” chiedo curioso.
“No, quello solo dal vivo!”
“Devo venire lì allora…”
“Vieni, vieni! Ti aspetto” mi fa.
Raccolgo le mie cose e con solo le scarpe e il costume mi avvio verso il luogo che mi ha indicato. Mi ha detto che indossa un boxer di un verde piuttosto acceso. In effetti tra questo e il vistoso tatuaggio sul petto non mi è difficile individuarlo. Ma aspetta un attimo: non mi sembra da solo. Eh no, lì accanto a lui c’è sdraiato un altro ragazzo. Mentre li osservo un po’ stupito, lui si gira e mi vede. Mi fa un gesto con la mano e si alza. Ci salutiamo e lui mi presenta anche il suo amico. Mentre gli stringo la mano, lo guardo un po’ meglio: moro anche lui, ma con un po’ di barbetta, più basso e con un bel pelo che, non eccessivo, gli copre petto e gambe.
Mi siedo accanto a loro e mi dicono che sono due studenti all’Università di Pisa, coinquilini da ormai qualche anno. Dagli accenti si capiva che il tatuato è del luogo e l’altro no. E infatti non mi sono sbagliato: il primo è di queste zone, mentre il secondo è ...