Vacanze in toscana 1. giornata al mare
Data: 14/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: svuotocazzi, Fonte: Annunci69
... sardo. Sono qui in vacanza per qualche giorno e alloggiano in una piccola villetta della famiglia del toscano.
“Ti è piaciuta la sorpresa?” mi chiede il sardo, con un sorrisetto sfrontato.
“Veramente speravo di vedere altro” rispondo, facendo l’occhiolino a entrambi.
“Vai dritto al sodo, eh?” mi fa il toscano.
“Beh, sei tu che mi hai invitato a vedere qualcosa dal vivo”.
“Hai proprio ragione! Che dici se ci spostiamo?”.
“Per me potete mostrare anche qui, ma non so se gli altri qua attorno sarebbero contenti” ribatto, facendoli ridacchiare entrambi.
Ci alziamo tutti e tre, raccogliendo borse e asciugamani. Entriamo nella pineta che costeggia la spiaggia. Penso che mi vogliano scopare lì, ma c’è gente che gira e in effetti procediamo. Percorriamo tutta la strada che attraversa gli alberi, scambiandoci qualche battuta, fino a che il toscano non si ferma davanti a un cancelletto, estrae una chiave e ci fa entrare. Siamo nell’abitazione più vicina alla pineta, una tipica casetta di mare a un solo piano con un giardinetto ben curato, circondato da un’alta siepe.
“Appoggia pure tutto sul tavolino e togliti le scarpe che andiamo a lavarci” mi fa il padrone di casa.
Faccio come mi ha detto e li seguo. Su un lato della casa, quello più nascosto e rivolto verso gli alberi della pineta, è sistemata una doccia esterna che il sardo ha già acceso. Il toscano mi prende per mano e mi spinge sotto il getto dell’acqua, facendomi sbattere contro il suo amico. È un ...
... attimo e questo prende a toccarmi il petto e i fianchi. I nostri sguardi si incrociano, mi sorride e le nostre labbra si uniscono. Mi stringo a lui e sento la sua lingua penetrare rapida dentro la mia bocca. Devo chiudere gli occhi a causa del getto d’acqua e sento le sue mani percorrermi il corpo, mentre io prendo a solleticargli i capezzoli. Si ferma sul mio culo, dandogli dei leggeri schiaffetti che mi fanno emettere degli urletti sommessi.
“Che c’è? – mi sussurra – Ti piace, troietta?”.
“Voglio fare la puttana” gli bisbiglio all’orecchio. Nel dirglielo, prendo a toccargli il pacco, ancora nascosto dal costume. Ne apprezzo la forma, soprattutto il diametro generoso: è un cazzo davvero spesso, lungo sui 17-18 centimetri, e non vedo l’ora di assaggiarlo. Ci pensa lui a incitarmi, abbassandosi il costume quel tanto da permettere al suo membro di sbattermi contro il pube e strusciarmi sulla pelle. Glielo afferro con una mano e lo masturbo lentamente, mentre mi inginocchio ai suoi piedi. Lui ha ridotto il getto dell’acqua, permettendomi di aprire gli occhi e osservargli il cazzo eretto che ho in mano. È una bella mazza e subito la faccio sparire dentro la mia bocca. Lui gradisce, lasciandosi andare a un urlo roco di piacere. Inizio a succhiarlo lentamente e mi concentro sul bocchino, aumentando lentamente d’intensità.
Lui si tiene alle mie spalle e prende a muovere il bacino, insultandomi con quel suo accento sardo che mi stimola le peggio porcate. Sono una troia e voglio ...