Samantha, la mia segretaria in manette - Racconti Erotici

Samantha, la mia segretaria in manette

... vent’anni. Si lasciò spogliare e capì subito le mie intenzioni. La complicità era tale che fu lei a prendere le manette e porgermele in mano come per dire: “legami pure, sono tua”.

Le ammanettai i polsi alla spalliera del letto in ferro battuto e la presi per tutta la notte. Iniziai con delicatezza a leccarle la vagina bagnata e dalle grandi labbra rosee che non avevo mai avuto il piacere di osservare con serenità e calma. Gustai ogni goccia del suo sapore e mentre lei mi urlava ed implorava di farla sua, io salì fino ad i capezzoli.. volevo gustare ogni centimetro di quella pelle bianca canfora che mi stava facendo impazzire da settimane.

Prima di scoparla però, le legai i polsi tra loro e la feci sedere sul letto: io in piedi davanti a lei, mi feci abbassare i boxer con i denti , e iniziò a masturbarmi con la bocca, mentre le mani, non potevano andare da nessun’altra parte. Provava a dimenarsi, voleva ghermire i miei testicoli, probabilmente , graffiarmi mostrandomi tutta la sua eccitazione.. ma non glielo permisi.

Dopo qualche minuto, la feci distendere e iniziai a possederla sempre lasciandole le mani bloccate. Quando l’eccitazione diventò troppa da poterla contenere tutta, la liberai e le lasciai la libertà di scegliere come concludere quella meravigliosa scopata. Si mise quindi sopra di me e con tale maestria nei movimenti, mi cavalcò fino a farmi venire dentro di lei, inondandola di piacere e caldo liquido.