L'avvocatessa - cap 28
Data: 10/11/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
... L'abito verde scuro era sì sobrio, ma non banale, e un filo di perle le dava un aspetto da gran signora.
“Se sono bella io cosa sei tu.” mi rispose tenendomi le mani “Guardati sembra quasi che ti debba sposar domani tanto sei perfetta.”
Nonostante cercasse d'esser di compagnia, Teresa mal celava il suo immenso dolore, così decisi che era giunto il momento di far entrare Emanuel.
“Secondo me tu sei troppo giù di corda.” le dissi battendo forte le mani, che altro non era che il segnale concordato con Emanuel “Quindi che ne dici di una bella sorpresa ?”
Il ragazzo entrò lasciando inizialmente senza fiato la mia amica, mettendo subito della musica soft e muovendosi con una sensualità a dir poco esplosiva. Dopo l'impatto iniziale, Teresa sembrò quasi infastidita dalla sua presenza, e neanche il suo girarle intorno le fece cambiare atteggiamento.
“Non mi dire che tutto questo ben di Dio ti lascia indifferente.” le dissi dopo essermi alzata per mettermi davanti ad Emanuel che iniziò a toccarmi il seno “O preferisci mandare via Emanuel e rimanere sola con me ?”
Mi ricordai solo in quel momento che con Teresa avevo avuto un rapporto esclusivamente saffico, ma allo stesso tempo mi tornò in mente quanto avesse goduto con Stefano.
“No è che non credo d'esser di compagnia.” mi rispose quasi stizzita.
Cercando di farle cambiare idea mi girai e presi a baciare con una certa lussuria il mio giovane stallone, il quale mi fece subito sentire le sue mani sul sedere, ...
... alzandomi la gonna sino a lasciarmi le chiappe all'aria.
“Io vado, voi divertitevi.” ci disse Teresa dirigendosi verso la porta.
Per un attimo ebbi l'impulso di fermarla, ma poi la lingua d’Emanuel s'intrecciò con la mia, ed ogni buon proposito andò a farsi benedire.
“Che facciamo ora che la tua amica se n'è andata.” mi chiese furbescamente Emanuel.
“Che domanda idiota, si scopa noi due.” gli risposi allungando una mano su quel rigonfiamento a cui non sapevo più resistere.
Il primo impulso fu quello di abbassarmi e tirargli giù i pantaloni, per arrivare così finalmente all'oggetto dei miei desideri, che pur non essendo affatto in erezione, era abbastanza grosso da quasi invitarmi a baciarlo. Iniziai così a passare la lingua su tutto quel bastone ,assaporandone a lungo il gusto, per poi notare quasi dietro la porta la sagoma di Teresa, che si spiava in modo tanto maldestro da sfiorare il ridicolo.
“Perchè non la finisci di fare la cretina e vieni qua da noi.” le dissi “Oppure preferisci farti in ditalino mentre ci guardi.”
Senza più possibilità di fuga, Teresa si tolse la maschera del lutto, per indossare quella a lei più consona di grande amante del sesso, e s'avvicinò a noi camminando in modo sinuoso.
“Effettivamente lasciarti da sola con questo bel ragazzo è qualcosa che non ti meriti.” mi disse sorridendo “Anche perchè ha un cazzo di tutto rispetto.”
“Se ti piace dagli almeno un bacio.” le risposi tenendo in mano la mazza di Emanuel.
Lei si chinò ...