1. Zizi'


    Data: 08/11/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: amolafi, Fonte: Annunci69

    ... non mi sarei tirato indietro. Poi mi disse di farlo felice in quell’ultima notte che avrebbe portato nel cuore tutta la vita.
    
    La sera era l’ultima prima della partenza e quando mi ritirai in tenda Zizì era già dentro. Come la sera precedente cominciò con il suo gioco di lingua che sortì lo stesso effetto di farmelo diventare di pietra e poi prese dalla tasca dei pantaloni un preservativo e me lo infilò prima di girarsi offrendomi il suo culetto. Lo puntai contro l’ano e cominciai a spingere lentamente ma con decisione fino a quando sentii che era dentro tutto, poi cominciai con piccoli movimenti e poi sempre con più forza a pomparlo spingendo ogni volta più che potevo fino in fondo soffermandomi qualche istante per farglielo sentire bene e dando ogni tanto una serie di spinte veloci per poi sfilarlo fino quasi a uscire prima di riprendere il gioco. Mi accorsi che mentre lo pompavo si stava segando e lo fermai:
    
    “Non farlo, ho una sorpresa per te.”
    
    Quando venni rimasi con il cazzo piantato nel suo culo fino a quando divento molle e uscì da solo e lui dopo avermi tolto il preservativo cominciò a pulirmelo con la lingua e con lunghe succhiate. Mi girai e gli dissi che se voleva poteva scoparmi ma senza ...
    ... mettermelo dentro l’ano, me lo doveva mettere in mezzo alle gambe e l’avrei lasciato sborrare, però dopo avrebbe dovuto pulirmi. Mi venne sopra e me lo mise tra le cosce e cominciò a pompare ma era talmente eccitato che venne subito sborrandomi sul culo e sui testicoli, mi girai e mi misi in posizione ginecologica per farmi pulire e lui andò giù di lingua leccandomi l’interno cosce, poi i testicoli e infine soffermandosi con la punta della lingua sull’ano e quando si accorse che mi ero eccitato di nuovo ricominciò con il suo gioco di tocca e fuggi. Gli chiesi se avesse un altro preservativo e lo scopai di nuovo, ma questa volta, ero appena venuto e durai a lungo, sentivo il mio cazzo entrare e uscire da quel buco che me lo stringeva come una morsa ma non riuscivo a venire, cominciai a spingere con violenza e mentre lo scopavo sentivo che piangeva pensai che gli stessi facendo male ma piangeva pensando che dopo quella scopata non avrebbe più preso il mio cazzo. Quella notte non dormì, la passò baciando e leccando il mio cazzo.
    
    La mattina seguente mi accompagnò fino al cancello del campeggio e nel salutarmi mi disse che lui l’anno seguente sarebbe stato ancora li e mi avrebbe aspettato, poi si girò e corse via piangendo. 
«123»