Vacanze marine
Data: 07/11/2023,
Categorie:
Maturo
Sesso di Gruppo
Tabù
Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster
... lunghissima, interminabile. Sentivo i suoi schizzi dentro di me, li sentivo tutti, uno ad uno mentre venivo scossa dal mio terzo, potentissimo orgasmo.
Non avevo mai goduto tanto in vita mia. Glielo dissi e lui mi sorrise mostrando i suoi bei denti bianche e regolari. In quel momento me lo sarei scopato un'altra volta.
Invece dovetti andare al bagno perché stavo perdendo tutta la sua sborra. Doveva avermene scaricata in pancia una quantità pazzesca.
Quando mi raggiunse in bagno facemmo la doccia insieme e mi accorsi che il suo membro era di nuovo eretto.
Glielo spompinai per un po', poi uscimmo dalla doccia e, ancora tutti bagnati, tornammo in camera da letto dove mi fece inginocchiare per mettermelo alla pecorina.
In quella posizione lo sentivo ancora di più e raggiunsi facilmente il mio quarto orgasmo della serata. Quel ragazzo era una vera macchina da sesso e quando me lo sfilò intuii cosa stava per accadere.
Come avevo previsto si stava sistemando per sbattermelo nel culo. Ebbi un attimo di paura. Non che ce l'avessi vergine, ma un conto era prendere il cazzetto di mio marito, un altro conto accogliere quella popò di mazza.
Comunque accettai di buon grado di farmi rompere il culo da quella stanga nodosa e possente e mi sistemai nella posizione migliore per permettergli l'operazione.
Con la testa sul cuscino ed il culo proteso verso di lui lo sentii appoggiare la cappella contro il mio buchetto posteriore come a prendere le misure. Poi, con un ...
... secco colpo di reni, lo sentii affondare nei miei sfinteri.
Lanciai un grido di dolore che lo fermò per una frazione di secondo, ma subito dopo con un secondo colpo di reni guadagnò altro spazio e a poco a poco scivolò tutto dentro di me.
Pervasa da un dolore terribile cercai di sfilarmi ma lui mi trattenne per le spalle e, incurante dei miei lamenti e delle mie suppliche affondò più che potè e cominciò a pomparmi sempre più velocemente e potentemente.
Piangevo come un vitello implorandolo di sfilarsi ma, più lamentavo, più lui pompava. Sentivo il rumore dei suoi grossi coglioni che sbattevano contro le mie chiappe ed i suoi grugniti di piacere.
Mi stava inculando a più non posso godendo come un pazzo e capii che non si sarebbe fermato fino a quando non avesse goduto, così smisi di lamentarmi.
Aggrappato alle mie spalle mi cavalcava furiosamente e fu così che ci trovò Marco, tornato improvvisamente a casa a vedere che fine avesse fatto l'amico.
Mamma! Luca! Cosa state facendo?
La sua voce ci colse di sorpresa.
Lanciai un urlo di sorpresa e cercai di disarcionare il mio stallone, ma quello non mollò la presa. Per nulla turbato dall'arrivo di mo figlio continuò a pomparmi inesorabilmente.
Non lo vedi? - gli rispose – me la sto inculando come un califfo.
Superato l'attimo di stupore Marco fece per andarsene.
Scusate, non pensavo...non immaginavo...insomma me ne vado, fate pure.
No, aspetta – gli urlai. Non andartene, devo spiegarti.
C'è poco da ...