Io e Chiara
Data: 06/11/2023,
Categorie:
Etero
Autore: jnik, Fonte: EroticiRacconti
... più possibile.
Quella mia mossa le piacque, e molto perché si tolse le mutandine.
La baciai ancora ed allungai una mano
La sua figa era bagnata, iniziai ad accarezzarle il clitoride e le labbra.
Continuai con la lingua dappertutto poi scesi e lei allargò le gambe.
Mi gettai famelico sulla sua figa, inizia a leccare e succhiare.
Sentivo il sapore dei suoi umori, sentivo lei gemere e sentivo che il cazzo mi stava per scoppiare, ma non avevo comunque tolto i pantaloni.
Leccavo come mai avevo leccato una figa prima perché mai avevo sentito tanta partecipazione.
Entravo con la lingua tra quelle labbra umide, le tenevo il clitoride tra le labbra, succhiando e lappando.
Quando i gemiti si facevano più intensi e sentivo tendersi i muscoli addominali mi fermavo, ed andavo a leccarle il seno o le cosce.
Quindi dopo pochi istanti riprendvo a leccare quella figa succosa, in un continuo tira e molla con il suo piacere.
Lei con le mani mi cercava, avevo capito che stava cercando il mio cazzo, ma nella posizione (scomoda) in cui eravamo non ci arrivava.
Lei lo voleva sentire, ma avevo capito che quel mio leccare le piaceva troppo e non lo voleva interrompere.
Mi teneva le mani sulla testa, mi premeva contro la sua figa e mi teneva lì quando cercavo di spostarmi per respirare.
Era sempre più bagnata, sembrava un lago, quando la sentii urlare di piacere.
Stava venendo.
Io mi sentivo felice come un bambino che ha montato il suo lego, con il ...
... pizzetto completamente infracidato dei suoi umori.
Gemeva, sentivo il sua piacere, epoi...poi scoppiò a piangere. Ed a ridere.
Nello stesso istante, in una forma quasi schizofrenica.
Non capivo.
Non capivo più nulla, avevo paura di averle fatto male in qualche modo o di aver forzato quella situazione.
"Chiara, che succede?"
Le dissi avvicinandomi.
La sollevai dalla posizione mezza distesa e la strinsi.
Lei continuava a piangere ridendo ed io continuavo a non capire, a preoccuparmi, a sentirmi in ansia.
Sì calmò un poco, quindi disse
"Non è niente...reagisco così quando vengo..."
Mi sentii sollevato. E lusingato.
Rimanemmo un po' abbracciati in silenzio, quindi lei ridiede un senso diverso a quella stretta.
Cercava le mie labbra, mi carezzava la schiena nuda.
Lo stesso facevo con lei, toccandole ancora i seni e sentendo rianimarsi la mia erezione.
Iniziai nuovamente a passarle la lingua ovunque, ma questa volta non mi permise di allontanarmi troppo.
Posò la mano sulla patta, qui di mi sciolse la cinta, mi aprì i pantaloni e spostò la biancheria.
Il mio cazzo svettò verso l'alto, finalmente libero da ogni oppressione.
La cappella era viola e completamente bagnata, lo sapevo anche senza guardarlo.
Chiara lo carezzò un poco, quindi mi baciò sul petto e poi sulla cappella.
Ero quasi in Paradiso.
Iniziò a masturbarmi e massaggiarmi i coglioni.
Poi iniziò a leccare, partendo dalla base e salendo verso la punta, facendo il ...