Ida ~ i ~ nuova schiava...o forse no
Data: 13/08/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: fairy_land, Fonte: Annunci69
... in cui Kassandros la guardava, con affetto, complicità e amore.
Poi avvampò Siva aveva finito e aveva cominciato a succhiare le dita del proprio padrone, ripulendole e insalivandole. Vi era un chè di malizioso in quel gesto, di provocatorio e una volta conclusa l'operazione aveva slacciato i pantaloni del principe biondo ed era passata a succhiargli il cazzo con delicata naturalezza, come se sapesse esattamente quali fossero i pensieri del principe e assecondandoli prima che lui le ordinasse di farlo.
Giulia pensò che fosse una puttana, solo una puttana sarebbe stata tanto sfacciata, non era stata costretta in alcun modo, eppure sembrava non desiderare altro che fare ciò che stava facendo.
Se prima le stava simpatica ora la disprezzava, e la guardava con vergogna.
Un ordine tagliente interruppe quei pensieri “Avvicinati schiava” rimase interdetta, era la prima volta in assoluto che il suo padrone si rivolgeva a lei direttamente e si stupì ancora di più quando realizzò che parlava nella sua lingua.
Ma d’altronde non c’è da stupirsi, gli Athanatoi sono come il diavolo, parlano qualunque lingua.
La barbara esitò qualche istante, aveva paura che lui pretendesse qualcosa di simile a ciò che stava facendo Siva e ne era disgustata. Forse esitò troppo nell'eseguire fatto sta che Alhamba si alzò e afferrandola per i capelli le sbattè il viso sul tavolo costringendola in ginocchio.
L’imperatore era quasi sempre flemmatico e gelido, ma ora sembrava un dio irato e ...
... furibondo inspirò profondamente prima di mollare alcuni schiaffi sul culo della ragazza, erano dei colpi spietati, forti, che la fecero gridare.
Alhamba guardò il sedere lievemente abbronzato illividirsi, poi come preso da una frenesia vendicativa le aprì le cosce tenendole ferme con le proprie e la colpì sulla figa, rendendola sempre più gonfia, più rossa e più dolorante ad ogni colpo.
Lui la lasciava urlare e singhiozzare, anzi sembrava fossero incitamenti a fare di peggio.
Davanti agli occhi Giulia poteva vedere la sua compagna di schiavitù, Siva teneva le mani sulle gambe del suo uomo, come sorreggendosi stanca di quella fellatio in cui metteva tutta sé stessa, le labbra scendevano e salivano incessanti, sempre allo stesso ritmo forsennato.
Stringeva l’asta in una morbida presa e la percorreva con la lingua, Siva non si sarebbe mai fermata in quel momento nonostante fosse esausta, sapeva che il suo padrone stava per venire. Sentiva quel pene pulsarle in bocca e vedeva il biondo completamente abbandonato al piacere, con il capo reclinato all’indietro e un’espressione perversa in volto.
Quando Giulia credette infine di morire per l'umiliazione e per il dolore, Alhamba smise di percuoterla e la penetrò con un dito.
Lei si dimenò. Inutilmente. Lui le premette ancora più forte il viso contro la tovaglia e inserì un secondo dito fino in fondo, a Giulia sembrava che avrebbe inserito pure le nocche, tanto spingeva in profondità.
Poi sentì con orrore il sangue ...