Ida ~ i ~ nuova schiava...o forse no
Data: 13/08/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: fairy_land, Fonte: Annunci69
... costretto a fare da balia. Camminava lentamente, con le mani in tasca pensando forse alle dolci carezze della fidanzata. Osservava tuttavia con sorpresa il suo amico chiaramente felice, che quasi saltellava da un piede all'altro godendo di quella folla, di quegli odori pungenti e del vocio confuso che mischiava tutti gli accenti diversi con cui veniva parlato il greco, la lingua ufficiale.
Sicuramente quell'euforia non era dovuta alla notizia che sarebbe stato venduto un intero lotto di schiave barbare provenienti dalla Terra.
Anche se in fondo tutto ciò che proveniva dal mondo parallelo era estremamente raro e in molti casi severamente vietato, di certo il contrabbando di schiavi non era così singolare, anzi era sicuramente tollerato.
Qualche giorno prima era tornata una delegazione proveniente dalla Terra, composta da una decina di studiosi e da una Athanatas.
Proprio quella ragazza che il ragazzo moro conosceva bene si era avvicinata a lui lasciandogli furtivamente in mano una piccola scatolina di cartone, un regalo presumibilmente proibito.
Erano un paio di lentine colorate di verde che lui aveva indossato prontamente per poi guardare i propri occhi riflessi nello specchio e sentirsi finalmente libero di sembrare meno unico, meno importante, e poter fingere per poco tempo di non essere sé stesso. Di non essere l' imperatore.
Ora Alhamba godeva di quel regalo, facendo una passeggiata nella capitale senza che nessuno lo riconoscesse a prima vista per via ...
... degli occhi dorati come l'ambra, un simbolo di potere e di divinità che solo gli imperatori possedevano, ma che egli viveva come un marchio a fuoco sempre visibile a tutti.
Ad un certo punto fece un mezzo giro facendo perno su un palo di legno che sorreggeva l'insegna di una bettola “Kassandros entriamo qui.” Esordì sorridendo al suo compagno.
L'altro fece una smorfia disgustata “Devo proprio?” domandò con un'espressione perplessa ma non ricevette risposta e non trovando alternativa seguì sospirando il suo amico, che nel frattempo era già entrato, all'interno del locale caldo e in penombra.
Dopo poco entrarono dietro di loro cinque o sei uomini e Alamba fece sottovoce al compagno “Era proprio necessario portarseli dietro?”
“La tua sicurezza è importante, lo sai.” Ricevette di rimando “Invece prendiamo del vino, non ho intenzione di morire di sete oltre che di caldo a causa delle tue idee strampalate" continuò sbuffando.
“Sia.” Rispose l'altro chiamando con un cenno la ragazza che stava lucidando il bancone “Comunque gran parte del mio divertimento in queste uscite in incognito è osservare le tue espressioni facciali. Credo che raggiungano il limite dell'umanamente immaginabile.” Continuò sogghignando malefico prima di essere interrotto dall'arrivo della cameriera. Entrambi rimasero intenti ad osservarla dopo che si era allontanata, era una bella ragazza sui vent'anni, scurissima di pelle, probabilmente la figlia del proprietario, non molto alta e dalle forme ...