Il contratto a tempo indeterminato
Data: 03/11/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69
... noi. E domani, se vuoi, ci puoi andare più tardi, in ufficio.
- Va bene, signora.
- No, adesso devi darmi del tu e chiamarmi Anna, d’accordo?
- Va bene, Anna, come vuole lei.
- E il tu?
- Non ci riesco proprio, Anna. Il nome mi va bene, mi piace anche, ma il tu non ci riesco proprio.
- D’accordo. Adesso brindiamo al nuovo capoufficio, il dottor Francesco, ma noi continuiamo a chiamarti Ciccio, va bene?
- Sì signora, anzi, sì Anna.
- Ugo, va’ a prendere il prosecco, dobbiamo brindare.
E al momento del brindisi, nuovi abbracci, e questa volta Anna, sfacciatamente girò la faccia, e il secondo bacio fu sulla bocca.
2 - Il filmino
La telefonata con la sua ragazza era stata veloce, anche lei era felice come lui.
Si aprivano orizzonti nuovi.
Una casa, magari un figlio.
Domani avrebbero festeggiato, a modo loro.
Ciccio entrò in sala, finita la telefonata.
Avevano spento le luci, sul grande schermo c’era una scena di sesso, due uomini scopavano una ragazza bionda.
Uno stava sotto, e lei s’impalava su di lui.
E l’altro uomo, col cazzo grosso e dritto in bella vista, stava facendosi strada tra le chiappe di lei, per infilarglielo nel culo.
- Vieni Ciccio, vieni a sederti qui vicino a me, sul divano.
Anna lo stava chiamando.
Si girò, cercò di orientarsi nella penombra, e si lasciò cadere sul divano.
Anna aveva le tette fuori dalla camicia, e la minigonna tirata su.
Ugo le stava stropicciando la tetta sinistra, quella ...
... vicina.
Anna aveva la mano sinistra sulla patta di Ugo, forse glielo stava menando.
- Se disturbo, vado, so la strada, non vi preoccupate.
- Ma cosa dici, sciocco, stiamo aspettando proprio te – era la voce roca di Anna a parlare - Vieni, vieni qui.
Si sedette sulla punta del divano.
- Ma insomma, io non ti piaccio proprio?
- Sì Anna, lei è bellissima, ma non mi sembra il caso … Con suo marito … State facendo … Tra voi …
- È proprio il caso, Ciccio, datti da fare un po’ anche tu, dai …
I gesti di Anna, oltre che le sue parole, erano imperiosi.
Faceva cenno al posto accanto al suo, sul divano, e gli stava offrendo la tetta destra, voleva farsela toccare.
- Questo però non lo dirai a nessuno, vero? Nemmeno alla tua ragazza, d’accordo? Resterà un segreto tra noi, vero?
- Certo, Anna, un nostro segreto.
Si sedette, Anna girò la testa, voleva anche un bacio sulla bocca, lingua in bocca.
Un bacio senza fine. Anna si era girata tutta verso lui.
Ciccio le stava accarezzando la tetta, bella, gonfia, quasi per caso ora le pizzicava il capezzolo.
Senza ritegno, Anna.
Gli aveva messo la mano sulla patta
- Eccitante, vero? Ti piace, si sente – gli seguiva di fuori, sui pantaloni, il profilo dell’uccello - sei in tiro già da un po’.
- Il filmino? – Certo, simpatico. E la bionda è molto bella.
- Un po’ troia, cosa dici?
- Ma va – si era intromesso il ragioniere – in certe situazioni, quando siamo eccitati, facciamo cose che sembrano ...